Procede bene la preparazione nel quartiere generale della Stone Five Martina. Le biancazzurre ieri sera si sono ritrovate ancora una volta allo Sporting Club per continuare ad eseguire fedelmente i dettami impartiti dal consulente tecnico Antonio Giunto. Seconda parte di serata dedicata alla tattica. Morale alto per le martinesi, più che mai in palla e consapevoli di avere tante potenzialità da sprigionare strada facendo. Ma alla base di tattiche e schemi vari, l’importanza di avere una signora preparazione alle spalle è di basilare importanza. Per questo motivo lo staff tecnico martinese ha stilato un programma che ovviamente, col passare dei giorni, sarà incrementato fino ad arrivare al ritmo di cinque sedute settimanali. Prossimo appuntamento domani sera, per l’ultima volta allo Sporting Club, prima di spostarsi definitivamente al Pala Curtivecchi di Montemesola. Inutile sottolineare come le attenzioni di squadra e società siano concentrati sul calendario del campionato, anche se ci vorrà ancora qualche giorno per conoscere le prime avversarie di campionato e coppa Puglia.
«NELLO SPOGLIATOIO C’È GIÀ AFFIATAMENTO» A parlare è uno dei pezzi pregiati del mercato estivo della Stone Five, Maria Caramia. La giocatrice proveniente dal Napoli ritorna ai suoi chiarori sportivi, ovvero quel calcio a 5 già conosciuto dai 12 ai 18 anni nell’International Taranto. Poi la lunga militanza nel fratello maggiore del futsal, fino ad arrivare in Valle d’Itria con la Stone Five. Questi primi giorni di preparazione hanno decisamente soddisfatto la forte tarantina, più che mai determinata per il campionato ormai alle porte: «Con l’aiuto delle mie compagne, del mister e dei suoi collaboratori, mi sto trovando davvero bene. Ma su questo non avevo dubbi – continua l’ex Francavilla – d’altronde io sono nata calcettista, anche se non giocavo da dieci anni. Viste le mie caratteristiche, però, sapevo che mi sarei trovata bene». Ed il ritorno nel futsal è coinciso con una squadra forte e ambiziosa: «Il segreto per un campionato d’alto livello? Continuare ad impegnarci come stiamo facendo e soprattutto rimanere con i piedi per terra. Sappiamo di essere una squadra solida, siamo consapevoli della nostra forza. Continuiamo così». Alla Stone, Maria Caramia ritrova gente già conosciuta in passato come Carrieri e Stante: «Annarita mi aiuta solo a ridere in campo – scherza Caramia – ma comunque sto ricevendo un valido supporto dalle ragazze che hanno più esperienza in questa disciplina. Sono contenta, perché nello spogliatoio c’è un’aria molto positiva e buona, c’è affiatamento. Davvero tutto positivo».