L’ospedale di Martina Franca non chiuderà e non sarà declassato. Le rassicurazioni giungono direttamente dal Direttore Sanitario della Asl di Taranto, Vito Fabrizio Scattaglia, che è intervenuto lo scorso mercoledì in un’assemblea pubblica aperta a Palazzo Ducale a Martina Franca.
Dinanzi alle forze politiche cittadine e regionali, alle associazioni, ai medici e ai cittadini, il numero uno della Asl ionica ha sottolineato l’importanza, nel contesto provinciale, del Presidio Valle d’Itria facendo il punto sulla situazione presente e fornendo garanzie sul futuro del nosocomio martinese.
“La strategia che stiamo perseguendo – ha dichiarato Scattaglia – è quella di guardare sia alle eccellenze, attraverso la riconversione di alcune strutture, che alla vicinanza dei servizi al cittadino. L’ospedale di Martina ha subito solo l’accorpamento di Medicina Generale e Cardiologia e nessuna chiusura di reparto”. Soffermandosi, poi, sulla questione della carenza del personale, il Direttore Sanitario, dando atto dell’impegno da parte degli operatori, ha sottolineato che“il problema è stato sollevato dal consigliere regionale Pentassuglia e da questa Dirigenza che si è assunta la responsabilità di sforare sulla spesa del personale per 4 milioni e 750 mila euro per garantire i servizi al cittadino. Il miglioramento – ha concluso Scattaglia – passa dall’abbassare i toni e dal fare squadra”.
Tutti gli intervenuti hanno chiesto chiarimenti a Scattaglia e dato atto all’Amministrazione comunale della valenza dell’iniziativa, alla luce delle preoccupazioni e degli allarmismi trapelati nelle scorse settimane.
Fra gli interventi quello di Isabella Massafra della CGIL che ha sottolineato “il disorientamento dell’utenza che non ha ancora compreso la nuova organizzazione”; dei rappresentanti delle associazioni cittadine che, per mano del sindaco Ancona, hanno consegnato al management della sanità ionica le duemila firme raccolte da un gruppo di liberi cittadini e dalle associazioni Asterisco, ABC di Ester, Ambasciatori d’Amore, Avis, Creativ@; del rappresentante del Meet up 5 Stelle e dei consiglieri comunali Bello, Castellana, Marraffa, Muschio Schiavone ePulito che hanno chiesto risposte sulla chiusura dei reparti.
Hanno preso la parola anche i consiglieri comunali Cervellera e Pasculli. Quest’ultimo ha evidenziato “l’importanza di capire le risorse disponibili e di programmare di conseguenza”; l’assessore alle Politiche Sociali Infante ha fatto il punto del lavoro svolto e della programmazione futura della medicina territoriale “il cui obiettivo principale è la prevenzione attraverso l’opportuna informazione”.
Presenti all’incontro anche i consiglieri regionali Laddomada, Martucci, che ha messo in rilievo la disattenzione dell’Assessorato Regionale alla Sanità per i Presidi della Provincia di Taranto, e Pentassuglia, impegnato da tempo sulla questione personale ed edilizia sanitaria. Lo stesso Consigliere regionale, in linea con Scattaglia, ha sostenuto che l’ospedale “non è stato e non sarà declassato e che si aspetterà settembre per confermare il piano occupazionale preparato dalla Regione per garantire le unità lavorative per i reparti di Cardiologia, Urologia e Ostetricia, oltre che per il Pronto Soccorso. Altre novità importanti – ha continuato Pentassuglia – sono il coordinamento delle strutture di 118 interprovinciali di Taranto, Brindisi e Bari per tutta l’area della Valle d’Itria, su cui si è sperimentata la postazione in contrada San Paolo sulla SS 172, e l’auto medica per il Centro Storico e l’agro”.
Anche il sindaco Franco Ancona, che ha fortemente voluto questo incontro, ha invitato ad abbassare i toni ma a mantenere alta l’attenzione. “Attraverso il reciproco ascolto, con questa iniziativa – ha evidenziato il primo cittadino –abbiamo rassicurato i cittadini sul mantenimento degli standard dei servizi rispetto al recente passato. Nel rispetto dei ruoli, ciascuno ora farà i passi istituzionali che gli competono”.