Consorzio agrari. Martucci: “Perché è stato ritirato l’emendamento?” – Lo Stradone

Consorzio agrari. Martucci: “Perché è stato ritirato l’emendamento?”

La discussione di questi giorni in seno al Consiglio Regionale in merito alla votazione del bilancio ha offerto la grande opportunità di presentare nuovamente sul tavolo della discussione le problematiche degli 11 lavoratori del Consorzio agrario regionale della Lucania e Taranto, oggi in mobilità e senza più alcuna garanzia di retribuzione dallo scorso gennaio.

I provvedimenti di ristrutturazione e riordino dei Consorzi iniziati sul finire degli anni ‘90 (legge 410/99), che nelle intenzioni sarebbero dovuti servire per una migliore gestione delle risorse umane, hanno generato invece situazioni di disparità e di incertezza per tutti quei lavoratori che si sono visti sottratti della loro fonte di reddito.

Se per i dipendenti a servizio della Regione Basilicata, così come per gli altri delle provincie pugliesi, il riordino ha significato una ricollocazione professionale, così non è stato per i lavoratori della provincia di Taranto.

“È la solita storia – dice il Consigliere Regionale Antonio Martucci – per la provincia di Taranto viene sempre riservato un trattamento penalizzante, anche in questo caso dove in discussione c’è il posto di lavoro di 11 persone e quindi di 11 famiglie”.

Un emendamento di legge, già consegnato qualche mese fa da un collega Consigliere tarantino presso le sedi opportune, avrebbe potuto rappresentare una possibile via d’uscita per la questione. Ma l’emendamento, proprio in sede di discussione di bilancio, è stato ritirato.

“Perché si è persa questa grande occasione? Quale sede migliore di ricerca di una soluzione se non quella del Consiglio Regionale e proprio nel corso della votazione del bilancio?” Sono queste le domande che pone Martucci.