“Il suo è nervosismo, tipico di chi capisce
che il suo ciclo politico sta inesorabilmente finendo”. Il giorno dopo la sfuriata del Cavaliere contro la stampa, “rea” di enfatizzare le sue gaffe europee, Dario Franceschini spiega così l’atteggiamento del premier. Lo stato d’animo di chi “capisce che, dopo tanti anni, qualcuno ride ancora delle sue scenette, ma nessuno ha più paura delle sue minacce”.
Il segretario del Pd elenca tutti gli appuntamenti europei che sono stati teatro delle gaffe del Cavaliere: “una volta le corna, una volta grida cucù e ieri sembrava quel personaggio di Nanni Moretti, ‘mi si nota di più se ci vado o non ci vado?Berlusconi partecipa ai vertici per divertirsi, come se andasse in gita scolastica”.
Dura la reazione dell’ Idv di Antonio Di Pietro. “Il premier vuole assumere anche il controllo totale della carta stampata. Minaccia tuoni e fulmini semplicemente per aver riportato quello che i giornali e le tv di tutto il mondo hanno scritto e fatto vedere, cioè che ha commesso due gaffe internazionali in due giorni” dice Felice Belisario. Che parla di “alla censura preventiva, all’anticamera del regime autoritario”.
Chi invece cerca di smorzare i toni è il ministro Gianfranco Rotondi che nega volontà censorie da parte del premier: “Nessun attacco alla stampa, ha solo detto che è opportuno che vengano riportati i fatti così come realmente sono e non montare casi a fini strumentali”
Fonte: La Repubblica