Il ministro Bray a Martina: “Il Festival è un’eccellenza del nostro Paese” – GALLERIA FOTO – Lo Stradone

Il ministro Bray a Martina: “Il Festival è un’eccellenza del nostro Paese” – GALLERIA FOTO

“Benvenuto Ministro nella città del Festival”, recitava così uno striscione affisso sulla facciata del Palazzo Ducale per accogliere il Ministro alla Cultura Massimo Bray.
Una visita in una città che ha nella cultura uno dei punti strategici per il proprio rilancio, proprio nei giorni in cui si sta svolgendo il Festival della Valle d’Itria che più volte il Ministro Bray ha indicato fra le eccellenze culturali italiane.

A Palazzo Ducale, nella sala consiliare, il Ministro ha incontrato la cittadinanza, le Istituzioni e le maestranze del Festival, in un pomeriggio interamente dedicato alla Martina Franca.
“Il Festival restituisce alla nostra città una dimensione europea – ha detto il primo cittadino martinese Franco Ancona – ci permette di collocarci tra le eccellenze nel campo della cultura. Questa iniziativa ci consente, inoltre, di esportare questo nostro territorio fuori dai confini locali, di valorizzarlo sotto diversi aspetti, a partire da quello culturale per arrivare a quello economico e sociale”.

Un Festival, insomma, capace di generare economia, con ancora un ampio margine di sviluppo dell’indotto. Lo ha ricordato il Presidente della Festival della Valle d’Itria e anche Presidente di “Italiafestival”, Franco Punzi, rimarcando l’incidenza economica della manifestazione sul territorio e, con onestà intellettuale, sottolineando le tante difficoltà nel portare avanti questo genere di iniziative. “La forza del Festival della Valle d’Itria è la passione, il volontariato e la professionalità di quanti ci lavorano”, ha ricordato, incalzato dal direttore artistico Alberto Triola, il quale citando i suoi predecessori ha voluto rimarcare “la forte identità culturale dell’iniziativa nella difesa della qualità e dei contenuti che costituiscono non solo la caratteristica ma il punto di forza”. Per Triola quest’anno una straordinaria direzione artistica seguendo i tratti distintivi della manifestazione: innovazione, sperimentazione e originalità del repertorio, in un’annata caratterizzata dal bicentenario dei grandi Verdi e Wagner. A lui, a cui piace immaginare il Festival come un grande laboratorio.

Il prossimo anno saranno quaranta le edizioni, tant’è che gli organizzatori sono già al lavoro, nonostante le difficoltà economiche che accompagnano le fondazioni lirico sinfoniche in tutta Italia. “Noi ci saremo – ha detto Punzi” – nella consapevolezza che sarà sempre più difficile fare di meglio rispetto a quanto di bello si è saputo offrire con i cartelloni di questi ultimi anni. Il Festival punta oggi al riconoscimento istituzionale come manifestazione di interesse internazionale, il che farebbe arrivare importanti finanziamenti economici, per i quali resta ancora qualche dubbio considerato il rinnovo della nuova tranche di fondi europei una volta conclusi quest’anno i Fesr 2007-2013.
“Il Festival è un’eccellenza del nostro Paese – ha riconosciuto il ministro dei Beni culturali – e un laboratorio straordinario per le nuove generazioni e per la comunità”.

Nato a Lecce e da sempre uomo di cultura, Massimo Bray si considera solo in prestito alla politica, “sono al servizio del mio Paese”, chi meglio di lui può conoscere le difficoltà delle fondazioni lirico sinfoniche, e quelle del settore della cultura in genere. “Il ruolo della valorizzazione di queste iniziative – ha detto – spetta agli Enti locali, chiamati a fare scelte forti. Mai più possiamo immaginarci lontanamente di tagliare fondi alla cultura. In Italia – ha poi detto il Ministro – se tutti lavoriamo con spirito di servizio avremo una grande storia da raccontare”.

Presenti all’incontro, oltre all’ex Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante (ormai quasi stabile cittadino martinese), anche il Sen. Liuzzi, il sindaco di Cisternino Baccaro, e il consigliere regionale Pentassuglia.

Al termine dell’incontro in sala consiliare, prima di accomodarsi all’ombra di Palazzo Ducale, il Ministro Bray ha fatto visita alle sale nobili dove è allestita la mostra “Perino & Vele” (curata dalla Soprintendente Marta Ragozzino), con l’Assessore alla Cultura Tonino Scialpi a fare da Cicerone. Al termine del corridoio, nell’ultima delle sale nobili c’è una finestra che è uno straordinario balcone sulla Valle d’Itria. “Guardi qui Ministro, è guardando al di là di questo affaccio che si è scelto di assegnare il nome di Valle d’Itria a questo nostro Festival”, ha suggerito l’addetto stampa della manifestazione Pasquale D’Arcangelo.

Tempo per una visita alla Collegiata di San Martino e all’archivio storico della Basilica e una visita anche nello storico e affascinante Teatro Verdi, con il titolare della struttura Giulio Dilonardo a fare da guida, assieme al Prof. Carlo Fuortes, commissario straordinario della Fondazione Petruzzelli.

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