Ripartire da misure di politica industriale su scala nazionale orientate al rilancio dei consumi e degli investimenti, cogliere l’occasione della stesura del nuovo documento strategico della programmazione regionale 2014 – 2020 per inserire degli interventi che possano agevolare in maniera adeguata i processi di internazionalizzazione delle imprese, confrontarsi con l’Amministrazione comunale sul “peso” che le tasse locali stanno assumendo nei bilanci aziendali, sono le azioni necessarie nel breve periodo per contrastare il perdurare della crisi.
Questo è l’esito dell’importante incontro che recentemente si è tenuto presso la sede della delegazione di Martina Franca di Confindustria.
Gli imprenditori hanno, infatti, rilevato che l’assenza di interventi sul manifatturiero e significativamente sul comparto dell’abbigliamento non hanno fatto altro che aggravare gli effetti del contesto generalizzato del calo dei consumi.
Lo stesso “decreto del fare”, in discussione in questi giorni al Senato, prevede misure di sostegno per alcuni comparti manifatturieri, ma non per quello dell’abbigliamento.
La riunione, coordinata dal delegato Giuseppe Ancona e da Mario Mantovani, vice direttore di Confindustria, per i reciproci aspetti, è stata l’occasione per approfondire uno dei temi che da sempre ha visto la partecipazione attiva della delegazione di Martina Franca : i consorzi per l’internazionalizzazione.
A tale proposito è stato rilevato che dopo tre anni di assenza di un bando specifico sulla promozione delle imprese all’estero, nel mese di giugno è stata finalmente pubblicata la nuova misura che, purtroppo, può prestare il fianco a più di qualche critica sul piano dell’applicazione operativa.
E oggi, con il crollo delle esportazioni in Puglia, appare imprescindibile che la nostra regione attui una politica al sostegno dell’internazionalizzazione attraverso un mix di misure – e non solo qelle per i consorzi – che gli imprenditori si augurano possano trovare spazio nella nuova programmazione 2014 -2020.
Ma, nonostante tali complessità, è emersa forte, comunque, la volontà da parte delle aziende di candidarsi alla misura regionale e sperimentare nuovi percorsi di aggregazione.
Durante l’incontro, infine, dopo aver evidenziato da parte del presidente della sezione abbigliamento, Martino Filomena, la necessità di un adeguato contrasto al lavoro “sommerso”, sono stati approfonditi i nuovi temi che attengono la finanza locale, a partire dalla Tares, i cui riflessi nei bilanci aziendali preoccupano e non poco le imprese di Martina.
A tale proposito, è stato deciso di inviare una nota al sindaco per avviare un tavolo di
discussione sul redigendo regolamento sulla Tares, così come è stato deliberato di avviare un ciclo di incontri con le direzioni provinciali dell’Inps e dell’Agenzia dell’Entrate per manifestare a detti enti le esigenze specifiche delle imprese di quest’area.
L’auspicio espresso dal delegato di Confindustria, Giuseppe Ancona, è che i tanti temi posti “in agenda” possano vedere sempre più attiva ed assidua la partecipazione degli imprenditori associati a cui è rivolto l’invito a segnalare eventuali ulteriori problematiche da approfondire.