Non tutti sanno che, in Valle d’Itria, accanto a quelle strane costruzioni in pietra a forma di cono, con quei curiosi pinnacoli di varie fogge, con quei strani segni in calce sulle pance dei coni, sacri, profani e magici, esiste anche un tempio indiano e nella stessa area sacra arde perennemente un fuoco sacro nel Dhuni.
Non tutti sanno che, in Valle d’Itria, esiste uno spazio dove si possono visitare le gher, le tende dei pastori nomadi della Mongolia.
Scrivono gli organizzatori della manifestazione:
Noi vogliamo accompagnarvi giovedì 25 luglio in un’esperienza intensa che mette insieme la cultura stanziale contadina locale, la cultura nomade dei pastori mongoli e la spiritualità indiana. Lo faremo proprio il 25 luglio, il Giorno Fuori dal Tempo per molte culture orientali che ne celebrano il significato energetico. Nel nostro cammino cercheremo di percepire quell’energia cosmica in Valle d’Itria dove visiteremo l’Ashram, il centro spirituale dei seguaci di Babaji, per assistere al loro rito sacro serale, molto coinvolgente. Cammineremo su un tratto del canale dell’acquedotto in mezzo ai misteriosi coni di pietre e giungeremo nella Spazio Nomade, il centro culturale italo-mongolo fondato dall’artista Marilena Gulletta, da anni impegnata per la creazione di un eco villaggio in Valle d’Itria, un luogo dove abitare in gher e in trulli. Proprio in una gher si potrà partecipare a un buffet finale, con prodotti tipici della cultura contadina delle Murge e, dulcis in fundo, tè e dolce mongoli, in un’atmosfera incensata, a lumi di candele e ceri, distesi su tappeti e cuscini multicolorati.
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Incontro: ore 18.00 – Bisogna raggiungere i luoghi di visita con i propri automezzi.
Abbigliamento: con scarpe comode e basse. Si consiglia di portare la macchina fotografica.
Costo a persona 18,00 euro che comprende: visita guidata e buffet (a cura di D.Food di Cisternino).
I bambini fino a 12 anni non pagano la visita guidata.
Prenotazione: obbligatoria ai nn. 320.5753268 340.4876941 entro le ore 12,00 di giovedì 25 luglio.
Responsabile organizzativo: Maria Teresa Acquaviva