La scorsa settimana il sit-in dei sindacati e dei familiari degli anziani presso la Casa di Riposo comunale. Motivo della protesta: la chiusura, ormai inevitabile annunciata dal sindaco Palazzo. Vero, una chiusura provvisoria della struttura, in attesa dei lavori di ristrutturazione che interesseranno l’intero stabile. L’intervento dei Nas nell’autunno scorso ha messo in evidenza tutta una serie di inosservanze alla legge in materia di sicurezza. Stanze con bagno in camera, impianto antincendio, una camera mortuaria e molto altro devono essere realizzati per mettere a norma un servizio da sempre fiore all’occhiello della nostra città, di cui usufruivano oltre 35 anziani, mentre attualmente sono solo 11 gli ospiti della struttura sita in Piazza Pagano e che nel giro di pochi giorni dovranno andare via alla ricerca di una nuova sistemazione che dovrà durare per almeno un anno in attesa dell’ultimazione dei lavori. Una ristrutturazione che costerà al Comune di Martina circa 750 mila euro, denaro messo in bilancio da diversi mesi e più precisamente dalla prima proroga di chiusura dello scorso 31 agosto. Il Comune aveva già fatto sapere che si addosserà le eventuali spese aggiuntive per l’assistenza in altre strutture del territorio, fino a quando – dice Tonino Fumarola assessore ai Servizi Sociali – gli ospiti non potranno tornare nella struttura comunale accanto la Chiesa di San Francesco d’Assisi. Un impegno che ha trovato conferma ieri sera con la firma di un protocollo di intesa tra Comune e sindacati e che ha registrato soddisfazione per l’esito dei lavori da parte di entrambi. Il Protocollo di intesa ribadisce le “promesse” comunali e mette a tacere i timori di alcuni, che temevano il rischio di chiusura definitiva della casa. Un struttura che – fa sapere Fumarola – dovrà tornare a funzionare nel più breve tempo possibile per rappresentare l’eccellenza nel servizio agli anziani di questo comune e che presto sarà nuovamente motivo di invidia per i comuni limitrofi.
Trovata la soluzione per gli anziani, sindacati in mobilitazione per i lavoratori della struttura. Hanno chiesto e ottenuto ieri sera un protocollo d’intesa che potesse recepire ogni utile elemento di garanzia teso ad evitare lo smantellamento della struttura e la salvaguardia occupazionale. A nostro avviso – paventavano le sigle sindacali – non si può chiudere così la struttura. Siamo arrabbiati perché l’Amministrazione non ha mai parlato del futuro della Casa di riposo comunale, che a nostro parere si vuole chiudere definitivamente.
Non riusciamo a capire – dicono – il perché quando in un ospedale si effettuano interventi alla struttura, i malati vengono semplicemente spostati da un piano all’altro, mentre in questo caso si sta procedendo ad uno spostamento in altre strutture di tutti gli anziani.
Cgil, Cisl e Uil; Pensionati Uil, Spi Cgil e Fnp Cisl di Martina nei giorni scorsi hanno
inviato al coordinamento istituzionale del Piano sociale di zona e per conoscenza all’assessore regionale alla Solidarietà e Politiche sociali Gentile e al prefetto un chilometrico documento sulla vicenda. Il documento contiene una valanga di proposte. “Deliberare la riduzione dei posti letto a 25, poiché la normativa richiede le autorizzazioni solo per strutture al di sopra dei 25 posti letto e conseguente revoca dell’ordinanza sindacale di chiusura”. La firma di questo protocollo di intesa dovrebbe però rappresentare una tregua tra Comune e sindacati, posto che la durata dei lavori venga rispettata.
Ottavio Cristofaro