La sezione AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Martina Franca, che recentemente ha rinnovato le cariche societarie, ha creato da poco anche un gruppo giovani, per diffondere sempre di più il messaggio della solidarietà e della donazione. Ed il gruppo di giovani martinesi avisini ha già cominciato a muoversi nell’ottica della diffusione della cultura di un gesto semplice, spontaneo, gratuito e anonimo com’è quello della donazione. Secondo lo slogan “una goccia di sangue unisce i giovani d’Italia”, infatti, quattro ragazzi di Martina hanno preso parte al forum nazionale giovani che si è svolto recentemente a Torino in occasione dell’ottantesimo anno di fondazione dell’Avis comunale del capoluogo piemontese. Dora Vinci, Raffaele Raguso, Angelica Colucci e Angelo Semeraro erano quattro degli oltre 230 avisini provenienti da tutta Italia, giunti con ogni mezzo, animati da un forte spirito di solidarietà e amicizia per partecipare all’evento più importante dell’anno. Una “due giorni” all’Holiday Inn Hotel dal titolo “Comunicavis: come raccontare ai media una storia di solidarietà”. Torino torna così ad essere la capitale d’Italia, e lo fa grazie all’Avis e alla voglia di comunicare la promozione del dono del sangue, perché, come ha dichiarato il presidente della comunale di Torino, Alessandro Fisso, in apertura dei lavori “Avisini vuol dire non chiudersi a riccio, ma voler bene a tutto il mondo”. «Abbiamo accolto il richiamo dell’Avis volentieri – hanno detto i quattro giovani avisini – partecipando al Forum, dove ci siamo uniti ai gruppi di lavoro, e trasformandoci per due giorni in giornalisti, addetti stampa, intervistatori e responsabili delle campagne di comunicazione sociale dell’Avis. Ospite importante, a conclusione della giornata, il direttore del settimanale “Vita” Giuseppe Frangi, che ha condiviso con tutti noi giovani la propria esperienza sia nel campo del giornalismo che del volontariato». I ragazzi martinesi, inoltre, hanno partecipato con un loro stand alla manifestazione “contro tutte le mafie” svoltasi sabato sera a Martina Franca. Durante l’evento, organizzato dal gruppo “Partiti a parte”, i giovani dell’Avis hanno portato la loro testimonianza di ragazzi impegnati nel campo del volontariato sociale, sia come donatori, che come “attivisti” dell’associazione, dimostrando che uno dei modi per lottare contro l’apatia e l’indifferenza che troppo spesso colpisce i giovani d’oggi, passa anche e soprattutto dall’impegno sociale realizzato in prima persona. Scegliere l’Avis e il gruppo giovani per concretizzare la propria disponibilità verso gli altri può essere un modo nuovo di stare insieme per costruire qualcosa, chiacchierare, ridere, scherzare e certamente crescere nel modo più sano possibile, creando qualcosa nel buon nome dell’Avis. Può essere proprio questa una motivazione per entrare a far parte della grande famiglia avisina, rendersi utili, crescere, maturarsi apprezzando di più le piccole cose di ogni giorno.