Una Festa all’insegna della sobrietà senza rinunciare alla suggestione della tradizione e del fascino delle feste religiose del Mezzogiorno d’Italia, come ormai consuetudine in questi anni.
Un appuntamento che quest’anno ricorda l’Anno della Fede, ma è anche Anno giubilare per la Basilica, riaperta alla città il 10 novembre 1763.
“Anno di sofferenza per tante famiglie provate dalla indigenza e dalla precarietà – ha detto il Rettore della Basilica Don Franco Semeraro – i volti, gli occhi, la preghiera di San Martino e Santa Comasia ci riconquistino alla speranza”. L’Anno della Fede è anche appuntamento di autenticità per un cammino di popolo “per proseguire lungo il cammino di Dio”, dice Don Franco.
Per la Basilica è stato un anno importante sotto diversi punti di vista con l’inaugurazione prima dell’Emporio solidale e poi, qualche settimana fa, con la Biblioteca e l’archivio della Basilica.
L’obiettivo è quello di costruire una vera e propria cittadella della cultura con la nuova biblioteca di San Martino e l’archivio storico della Basilica, in attesa dello sblocco dei finanziamenti regionali per completare il museo della Basilica di San Martino che verrà installato nel restaurato Palazzo Stabile. “Un nuovo centro di cultura che viene consegnato nelle mani della città”, aveva detto l’Arciprete della Basilica.
Lo scorso gennaio a Palazzo Margiotta, invece, il taglio del nastro del nuovo Emporio solidale per le famiglie indigenti.
“Stiamo lavorando su progetti che mettano al centro il soddisfacimento dei bisogni dell’individuo – aveva detto in quell’occasione Don Franco Semeraro – da una parte i bisogni primari con il sostegno agli indigenti attraverso l’Emporio solidale, dall’altro la valorizzazione della cultura con l’inaugurazione della Biblioteca e dell’archivio di San Martino”.
Un anno importante, quindi, per la Basilica che si accinge a festeggiare le solennità estive del Santo Patrono della città con un ricco programma di eventi.
Saranno le campane ad annunciare la festa venerdi 5 luglio con l’esposizione delle statue dei santi Martino e Comasia, seguite il giorno seguente (sabato) dalla tradizionale offerta dei ceri con il saluto del sindaco Franco Ancona e il discorso dell’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro e dalle 22.00 sino alla mezzanotte la Lettura continua del Vangelo di Luca nel Cappellone della Basilica con esponenti istituzionali, culturali della vita cittadina, giovani talenti martinesi e artisti del Festival della Valle d’Itria. Allo scoccare del giorno della festa c’è la Messa di Mezzanotte sulla scalinata della Basilica dinanzi alle reliquie.
Oltre alla processione patronale della domenica, che sarà accompagnata dalle Associazioni Musicali “Armonie d’Itria” e “Città di Ruvo di Puglia” e a cui seguiranno alla mezzanotte della domenica i fuochi pirotecnici, tra gli eventi spicca giovedi 4 luglio la presentazione del Quinto Quaderno della Basilica a cura del Presidio del Libro di Martina Franca con Francesco Semeraro, Piero Narcisi, don Franco Semeraro, Annamaria Montinari.
Il giorno prima (mercoledi 3) la presentazione del libro di Vittorio De Marco “Taranto la chiesa e la città nel novecento” (Scorpione Editrice).
Tre sono gli appuntamenti inseriti nel calendario delle manifestazioni civili: sabato 6 luglio (ore 21.00), in Piazza Maria Immacolata, Grazia D’Aversa si esibisce con un minuetto d’improvviso; domenica 7 luglio (ore 22.00), in Piazza Maria Immacolata concerto della “Grande orchestra di fiati lirico sinfonica Apulia’s” Città di Ruvo di Puglia, diretta da Pino Caldarola; mentre si chiude lunedì 8 luglio (ore 21.30), in Piazza Plebiscito, con il Concerto Lirico offerto alla città dalla Fondazione “Paolo Grassi”.
Ottavio Cristofaro