“Nella politica non manchi l’elemento cristiano-sociale” – Lo Stradone

“Nella politica non manchi l’elemento cristiano-sociale”

Bari, Maglie e Martina Franca: queste le tre tappe che hanno visto impegnato l’ex ministro Fabrizio Barca nel suo tour per esporre il suo manifesto politico, un documento che propone la ricucitura della fibra Pd, lacerata e sfilacciata.
Si è discusso di forma partito, idee, azioni politiche e amministrative, futuro, crisi economica, conflitti sociali, nuove organizzazioni associative, partiti politici come luogo e insieme di persone per una elaborazione non solo di bisogni verso i cittadini, ma anche di strumenti di conoscenza e di crescita umana e formativa.
L’incontro è stato organizzato dal Consigliere Comunale Aldo Leggieri e coordinato da Maria Miali.
Fabrizio Barca è stato Ministro per la Coesione territoriale nel passato governo Monti distinguendosi particolarmente per il nuovo approccio politico e di “governance” in merito ad un più efficace utilizzo delle risorse finanziarie europee, che specie da noi a Sud, in precedenza si era sempre rivelato complicato e irto di ostacoli.
Quali sono i bisogni del soggetto politico lo spiega Barca: “Una presenza continuativa di persone che dedichino tempo al partito. Questo non vuol dire ripristinare l’apparato, ma immaginare forme di attività temporanea e remunerata per il partito. Insomma: rafforzamento dell’organizzazione e messa in rete delle unità territoriali del Pd, che tra loro non sono collegate”.
Ma si parla di una discesa in campo diretta per la scelta del nuovo segretario nazionale del partito in vista del prossimo Congresso su cui Barca si è detto disponibile ad aprire una discussione, ma non un ruolo da espletare in via esclusiva per il tramite di leader del partito. “Un ruolo di estrazione dalla testa del partito della sua grande ricchezza concettuale, e dalla pancia dei suoi sentimenti”.
Una partita che potrebbe vedere i due contendenti Barca e Renzi a dividersi la fazione social-democratica e quella liberale. Chi la spunterà? “L’errore – dice Barca – è associare i due nomi a socialdemocrazia e liberalismo in modo rigido. Il mio documento invece unisce argomenti forti della tradizione liberale (concorrenza e merito), di quella social-comunista (lavoro e giustizia), con un elemento cardine della tradizione cristiano-sociale (l’attenzione alla persona). Non mi sembra il mio modello corrisponda a quella bipartizione, vecchia e superata”.

o.cri.