WWF – EARTH HOUR – L’ORA DELLA TERRA
IL 28 MARZO DALLE 20,30 ALLE 21,30 IL PIANETA SI SPEGNE. PASSAPAROLA.
Si annuncia come il più grande evento di partecipazione sociale mai avvenuto, grazie al web e al social network centinaia di migliaia di persone aderiscono e si impegnano a spegnere le luci per un’ora il 28 marzo. L’onda cresce e si punta a coinvolgere un miliardo di cittadini in tutto il mondo.
Più di mille tra metropoli, città e piccoli centri spegneranno i loro monumenti più rappresentativi. Il 28 marzo Earth Hour – l’Ora della Terra passerà per 25 fusi orari diversi dai paesi sulle coste del Pacifico a quelli sulle coste atlantiche, mirando a contagiare un miliardo di persone con il click di un interruttore che terrà al buio il mondo per un’ora.
La campagna partita solo 2 anni fa a Sydney è diventata un fenomeno globale grazie alla diffusione sul web e al coinvolgimento di migliaia di persone che partecipano sui principali social network chiedendo di aderire all’appuntamento del 28 marzo.
In Italia, da oggi saranno online su: i quattro video-messaggi con cui Francesco Totti, Francesco Facchinetti, Beppe Braida e Camilla Raznovich hanno aderito alla campagna, invitando tutti a spegnere le luci il 28 marzo. “Siamo particolarmente grati ai quattro testimonial che ci aiutano a passare parola attraverso un video che farà il giro della rete. Oltre a loro, hanno già dato il loro sostegno i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Desmond Tutu, l’astrofisica Margherita Hack, il premio Oscar Cate Blanchett, l’astronauta Roberto Vittori e decine di altri in tutto il mondo – ha detto Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia – Ma vorrei ricordare qui le migliaia di persone comuni che da settimane con divertimento hanno deciso di dire una cosa seria attraverso foto, video e commenti, disseminando la rete con un messaggio semplice e chiaro che si può riassumere in ‘spegni la luce per un’ora il 28 marzo, fa la cosa giusta per l’unico Pianeta che abbiamo a disposizione e incoraggia i grandi della Terra a prendere decisioni contro il global warming. Invitiamo tutti a continuare così, a partecipare creativamente con gli strumenti che la Rete offre per essere davvero un miliardo il 28 marzo”.
Le prime a spegnersi alle 20,30 in punto del 28 marzo saranno le Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi che sono il luogo più lontano dall’Italia, distando circa 19.250 chilometri dal centro di Roma“. Dalla Nuova Zelanda in poi sarà un susseguirsi di spegnimenti spettacolari con Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma, Parigi, Atene, Madrid, Budapest, Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro, New York, Las Vegas, San Francisco. Per citarne solo alcune.
In Italia sono circa ottanta le grandi e piccole città che hanno aderito a Earth Hour – l’Ora della Terra.
L’Italia è il quinto paese al mondo dopo Australia, Francia, Canada, Belgio con il maggior numero di città partecipanti ed è ancora possibile farlo senza limiti di tempo fino al 28 marzo. E’ sufficiente l’adesione del sindaco del comune coinvolto e lo spegnimento di un monumento simbolico per la città. Tra le altre in Italia parteciperanno Roma, Venezia, Milano,Torino, Genova, Pisa, Napoli, Palermo.
In particolare lo spegnimento del Palazzo Ducale di Martina Franca e della Piazza Madonna della Neve, antistante il Municipio di Crispiano sono stati il risultato dell’intenso lavoro profuso dall’Associazione WWF di Martina Franca che provvederà a immortalare gli eventi e darne diffusione.
Giuseppe Caramia, vicepresidente regionale del WWF ha dichiarato: “L’iniziativa segue la consegna ai Comuni di Crispiano e Martina Franca del Calendario del Clima avvenuta il 29 novembre scorso e rappresenta un ulteriore segnale di sensibilizzazione istituzionale per una coscienza attenta a forme di sviluppo economico rispettose dell’ambiente. I Comuni di Martina Franca e Crispiano infatti, hanno preso in tal senso dei precisi impegni nei diversi settori di intervento: efficienza energetica, mobilità sostenibile, sostenibilità nella costruzione/ristrutturazione degli edifici, utilizzo di fonti rinnovabili, corretta gestione dei rifiuti basata sulla raccolta differenziata spinta, acquisti verdi, ecc.”.