Trentacinque anni fa, il 9 maggio del 1978, veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro; nella stessa giornata veniva ucciso dalla mafia il giornalista e politico Peppino Impastato.
Per l’on.le Gianfranco Chiarelli sono “due modi diversi di concepire la società, due vittime di una stessa violenza, che nulla e nessuno può giustificare. La violenza, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, non è solo quella fisica, ma anche quella verbale. Se – continua Chiarelli – abbiamo superato il tragico periodo del terrorismo e dello stragismo, oggi siamo ancora in presenza di comportamenti che incitano, o comunque creano le condizioni, perché il disagio sociale, che va comunque affrontato e risolto, si trasformi in disperazione e produca atti inconsulti.