Il Comune di Martina Franca, con delibera di giunta comunale, ha confermato la volontà di mantenere in esercizio il locale Ufficio del Giudice di Pace.
La decisione, arrivata a seguito di ampio confronto fra le forze di maggioranza, è maturata nella consapevolezza della prevalenza della tutela degli interessi dei cittadini, delle imprese e degli operatori di giustizia rispetto alle pur condivisibili preoccupazioni riguardanti la deprecabile scelta del governo nazionale di scaricare sulle spalle dei comuni, anche in questa materia essenziale, gran parte gli oneri economici per il mantenimento in esercizio delle funzioni giudiziarie nelle sedi periferiche (in pratica rimane a carico del ministero solo la formazione iniziale del personale di cancelleria ed il compenso dei Giudici assegnati alla sede).
Sulla scorta di tali considerazioni e pur a fronte delle difficoltà crescenti imposte agli enti locali dal taglio drastico dei trasferimenti centrali si è ritenuto, così come già fatto qualche giorno addietro anche per il Tribunale, che la dinamicità del tessuto economico e sociale di questo territorio non meritasse di essere penalizzata, peraltro in un momento particolarmente difficile, dalla scomparsa degli uffici giudiziari che, tra tante criticità, assicurano quotidianamente il servizio giustizia.
Si tratta di una decisione giunta all’esito di una valutazione che ha messo in luce le positività e le criticità della scelta anche alla luce del fatto che il mantenimento comporterà un ulteriore sacrificio per le casse del comune il quale dovrà, pur nel blocco quasi totale delle assunzioni, assicurare il personale necessario (stimato in tre figure) da individuarsi all’interno dell’attuale dotazione organica.
Rimane ferma l’intenzione della maggioranza di adottare ulteriori atti finalizzati al miglioramento delle condizioni ambientali nelle quali si esercita l’attività giudiziaria minore coniugando questa scelta con le necessarie esigenze di riduzione della spesa complessiva annuale.
Dopo la conferma del Giudice di Pace, la quale non richiede vaglio ministeriale, ora si attende la decisione del Ministero della Giustizia riguardo al mantenimento degli uffici del Tribunale.