La Banca Popolare Valle d’Itria e Magna Grecia di Martina Franca continua il suo ciclo di incontri culturali e promozione del territorio. ‹‹Una banca vicina al cittadino e profondamente legata alla terra dalla quale proviene››, sono state queste le parole con le quali il presidente On. Giuseppe Semeraro, ha aperto l’incontro svoltosi lo scorso venerdì all’interno della stessa struttura sita in Viale dei Lecci. Un appuntamento ricco, con il quale il presidente ha voluto ricordare l’impegno sociale della banca, che anche per questo anno, ha deciso di continuare i tanti progetti solidali. Quest’anno l’attenzione dell’istituto di credito sarà rivolta nei confronti della Cittadella della Carità, opera fortemente voluta dal martinese Mons. Guglielmo Motolese e orgoglio della città di Taranto. La scorsa primavera, la cerimonia di premiazione alla memoria di un uomo che seppe fare della propria vita una missione.
L’appuntamento della scorsa settimana, invece, è stata l’occasione giusta per premiare il giornalista e scrittore Marcello Veneziani con il conferimento del Premio Targa d’Oro, per l’impegno culturale e intellettuale, ma anche per il profondo amore per la Puglia, terra dalla quale proviene. Tra le recenti pubblicazioni dello scrittore biscegliese: “Rovesciare il ‘68”, in cui propone una sua personale visione dei fatti che avvennero in quegli anni, offrendo al lettore una prospettiva interessante dal punto di vista culturale, sulla quale sarebbe opportuno riflettere per ridefinire la concezione stereotipata alla quale i tradizionali libri di storia sono comunemente legati.
Un’esperienza, quello dello scrittore, che consente una visione a tutto campo della realtà e maturata in tanti anni di attenzione nei confronti del mondo della politica che altro non è se non filosofia, materia in cui Veneziani è specializzato.
Un impegno manifestato non solo attraverso le tante e diverse pubblicazioni, ma che lo ha visto coinvolto in prima persona come membro del Consiglio di Amministrazione della Rai.
Nell’incontro della scorsa settimana l’autore ha voluto soffermarsi sul tema dello sviluppo territoriale, che deve necessariamente costruirsi attraverso la cultura e l’economia. Solo la sintesi di questi due elementi potrà far giocare alla Puglia un ruolo da protagonista. ‹‹Diverso tempo fa››, ha detto, ‹‹quando andavo in giro per l’Italia e dicevo di essere pugliese, la gente non perdeva occasione per citare una battuta alla Lino Banfi. Ora la situazione è ben diversa. La Puglia e i pugliesi hanno saputo in un territorio difficile come quello del meridione, costruire delle economie di mercato, ma hanno anche saputo contenere il virus della criminalità organizzata che ha scatenato devastanti epidemie nelle altre regioni meridionali››.
Per Veneziani, la ricetta del riscatto sta nel puntare sul territorio, sulla tradizione e sulla valorizzazione dei centri storici, perché non è solo importante spendere il denaro per acquistare, ma è invece saperlo spendere bene.
L’autore si è soffermato, inoltre, sulla fuga dei cervelli. L’isolamento e il disamore nei confronti della propria terra non porterà da nessuna parte. Solo riscoprendo il lavoro di squadra e la volontà ad amare la propria terra, si potrà tentare di proiettarci nel futuro con ambizioni importanti. Solo così riusciremo a comprendere cosa sarà la Puglia da grande.
Ottavio Cristofaro