Hanno cominciato correggendo con un pennarello rosso i manifesti della Lega Nord, perché, dicevano: “Non si possono spacciare luoghi comuni per verità assolute”. Qualche mese dopo riempivano piazza del Nettuno a Bologna di barchette di carta: lo slogan era “Imbarcati un minuto” e voleva chiedere ai passanti di mettersi nei panni degli immigrati almeno per un istante.
Promigré, il Festival delle migrazioni e delle genti, è nato così, dalla lunga battaglia ai luoghi comuni dell’associazione studentesca Progré. Dal 11 al 13 aprile 2013, Bologna ospita la seconda edizione di una rassegna creata tutta dal basso, con il contributo di Comune e Arci locale. Idee, iniziative, temi di discussione: ogni singolo tassello del lungo festival è frutto di ore di lavoro e studio di un gruppo di quaranta studenti universitari e neolaureati che da circa due anni si dedica a queste iniziative.
Presidente di Promigré è il martinese Roberto Lucarella (nella foto) che solo qualche giorno fa ha presentato nella sua città natale il suo romanzo “Così giovane e già così moderato”, esordio letterario edito da Garzanti e scritto a quattro mani con Ludovio Rossi.
“Crediamo che sia davvero importante – racconta Roberto Lucarella – parlare di immigrati. Il Festival è il coronamento di giorni di lavoro e iniziative che portiamo avanti tutto l’anno. Presenteremo tante tavole rotonde e dibattiti. Bisogna parlare di immigrati e diritti per non lasciare il campo libero ai luoghi comuni”.
Leggi articolo integrale su Il Fatto Quotidiano
Nella foto: Roberto Lucarella in un incontro (aprile 2010) con il giornalista Marco Travaglio