Su una cosa Pino Bonasia (segretario martinese del Pd) e Gianfranco Chiarelli (deputato e coordinatore martinese Pdl) sono d’accordo.
“Ha ragione – dice Bonasia – sul fatto che a Martina da dieci anni non si è lavorato e non ci si è impegnati per la realizzazione di un nuovo contratto per l’appalto rifiuti. Lo stesso onorevole dimentica un particolare importantissimo: che in quei dieci anni a cui fa riferimento la città è stata governata dal partito da lui stesso rappresentato con i sindaci Conserva e Palazzo”.
Quella di Bonasia è una replica alle dichiarazioni di Gianfranco Chiarelli (leggi qui).
Per Bonasia la nuova amministrazione “è riuscita a realizzare quello che i predecessori non sono riusciti a fare. È vero che il contratto alla attuale ditta appaltatrice è stato rinnovato di ulteriori sei mesi, ma la legge regionale 24/2012 intanto, intervenuta ad agosto scorso, non ha dato la possibilità di formulare un nuovo appalto a regola d’arte nei soli tre mesi che aveva a disposizione la nuova amministrazione. Questa proroga di sei mesi – secondo Bonasia – ha dato la possibilità all’amministrazione di Martina Franca, con il lavoro dell’assessore Stefano Coletta, di costituire l’ARO, di esserne comune capofila, sede e segreteria ed averne la presidenza nella persona del sindaco Ancona. Pertanto, in meno di un anno, si è fatto quello che le precedenti amministrazioni, senza leggi ostacolanti, non sono riuscite a fare in dieci lunghi anni”.