Quella potatura non sembra essere stata fatta a regola d’arte. Si parla degli interventi realizzati in piazzetta Sant’Antonio, antistante l’omonima parrocchia, nei pressi della centralissima piazza XX Settembre, nel prolungamento di Villa Garibaldi.
Se ne sono accorti in molti, non è infatti necessario essere esperti di botanica per capire che probabilmente qualcosa non è stata fatta nel migliore dei modi.
Alcuni cittadini hanno deciso di rivolgersi alle Autorità competenti. L’associazione locale “Senso civico”, dopo l’esposto al Corpo forestale dello Stato, scrive una lettera al sindaco Franco Ancona.
Il Comune intanto pare abbia preso alcuni provvedimenti nei confronti della ditta che ha eseguito i lavori, ossia due contestazioni in merito alla esecuzione dei lavori a regola e d’arte e rottura di una panchina.
Avevamo parlato di “scempio” nel 2008 all’indomani dell’abbattimento degli alberi nella piazzetta antistante un’altra chiesa, quella di Cristo Re (leggi questo articolo se vuoi rinfrescare la memoria). Il sindaco era Franco Palazzo e in quell’occasione ci venne spiegato che quegli alberi dovevano essere abbattuti perché considerati poco sicuri.
Magari anche in merito al caso di questi giorni qualcuno ci dirà che quella potatura andava fatta così. Magari è giusta così. Magari.
La cosa certa è, invece, che casi di questo tipo ci ricordano che gli alberi sono patrimonio di tutti e che forse sarebbe il caso di aprire una riflessione sull’attenzione che le amministrazioni pubbliche dedicano a questo genere di attività. Ogni volta, si dice, con l’obiettivo di non commettere più gli stessi errori.