Stavolta non si accontentano di percorrere la mitica distanza che il soldato Filippide percorse per annunciare la vittoria a Maratona. Stavolta quindici componenti del Gruppo Marathon La Palestra di Martina Franca si cimentano nella Sei Ore di San Giuseppe, a Putignano, e conquistano un meritato secondo posto di squadra, dietro soltanto ai padroni di casa dell’Amatori Putignano (con 20 atleti giunti al traguardo) e davanti all’Atletica Adelfia .
Erano oltre 200 i partecipanti a una gara che si snodava in un circuito di 1200 metri quasi tutti nel centro di Putignano, con difficoltà tecniche dovute ai continui cambi di direzione, alle pendenze che si alternavano e al pavimento per la maggior parte in pavè. Dal momento dello sparo dello starter gli atleti hanno per 6 ore esatte, al termine delle quali ognuno ha posizionato il proprio numero di pettorale sul pavimento consentendo ai giudici di misurare l’esatta distanza percorsa. Tutti gli atleti martinesi hanno percorso ben più dei 42 km e 195 metri necessari per entrare in classifica. Marco Leva, con i suoi 71,863 km, si piazza al 9° posto assoluto e 2° di categoria IUTA (la speciale categoria degli Ultramaratoneti). Francesco Cervellera oltrepassa il muro dei 70 km (318 metri in più) piazzandosi 11° assoluto e, soprattutto, conquista il titolo di campione nazionale IUTA di categoria MM45. Bene anche Angelo Semeraro, che sfiora i 70 km per meno di 500 metri, ma comunque risulta 14° nella classifica assoluta. Ma bene anche tutti gli altri. Oltre i 60 km vanno Giuseppe Pulito, Giuseppe Pricci, e pochi metri dietro c’è Oronzo Semeraro. Sono 57 i km percorsi in sei ore da Efisia Solito, unica rappresentante femminile in questa gara, con un 57° posto assoluto e 6° posto tra le donne. Leo Carriero percorre 58 km, sono 56 i km di Michele D’Arcangelo e Rocco Iacovelli; 55 per Vito Lerario, 54 per Nico Massaro, 53 per Angelo Grassi, 50 km per Michele Lafornara, alla prima esperienza assoluta in una gara oltre i 21 km, così come Raffaele Raguso, che di km ne percorre 48.
Nel complesso una buona prestazione di squadra, quindi, a conferma di un movimento sportivo che cresce nel tempo grazie all’impegno e alla passione per la corsa di un gruppo di appassionati che ha voluto abbracciare una disciplina sportiva dura ma ricca di emozioni e fatiche condivise.