Il sindaco, Franco Ancona, e l’assessore alle Politiche Sociali, Donatella Infante, hanno incontrato, nei giorni scorsi, presso il Villaggio del Fanciullo dei padri Somaschi, la rete delle famiglie aperte. Presente anche il consigliere comunale Franco De Mita.
È stato un momento per rivisitare la storia del Villaggio del fanciullo e la sua evoluzione da istituto educativo – assistenziale a movimento di famiglie affidatarie e di piccole comunità familiari; “un percorso avviatosi a Martina, oltre vent’anni fa, ad iniziativa di padre Luigi Boero e di alcune famiglie della città”, come ha evidenziato Gianfranco Solinas, volontario con lunga esperienza nel campo dell’affidamento familiare.
È stata ricordata da padre Carlo Tempestini, attuale responsabile della comunità, la fase nascente di tale iniziativa di accoglienza, caratterizzata da un significativo lavoro di rete che ha visto coinvolte famiglie, scuole, associazioni solidaristiche, parrocchie, servizi pubblici territoriali e Amministrazione comunale. L’originalità dell’esperienza è stata evidenziata nella dimensione popolare e diffusa di tale progetto di accoglienza che ha visto impegnate nel tempo oltre 120 persone in prevalenza martinesi.
D’altronde, tradizionalmente la Chiesa dei Cappuccini è un luogo d’incontro e di culto importante per la città di Martina Franca sia per la venerazione verso Sant’Antonio (soprattutto nel mese di giugno) che per le numerose presenze di villeggianti residenti in quella zona nel periodo estivo, momento in cui la Fondazione San Girolamo Emiliani organizza l’Estate Ragazzi mettendo a disposizione gli spazi esterni alla comunità. Fra le attività invernali, invece, importanza per il numero di partecipanti ha la Scuola Calcio avviata negli anni passati da Franco Semeraro.
“La crisi dell’affidamento familiare – ha dichiarato il sindaco Ancona -, impone un coraggioso ripensamento che non sia solo circoscritto ai rischi che corrono le politiche di Welfare in tempo di crisi ma che, allo stesso tempo, metta a fuoco l’obiettivo di rifondare le relazioni di vicinanza tra le persone e le famiglie, in una società fortemente individualizzata”. Il Sindaco ha colto l’occasione anche per presentare le difficoltà dell’azione amministrativa alla luce degli squilibri finanziari provocati dalla spending review.
L’assessore Infante, presentando i servizi innovativi che sta avviando nel sociale e le iniziative di miglior coordinamento degli interventi in chiave partecipativa, ha assicurato una prospettiva di valorizzazione dell’esperienza del Villaggio del Fanciullo e della rete di famiglie che vi opera.
Continua, dunque, il dialogo con la città che questa Amministrazione ha avviato dal suo insediamento promuovendo un nuovo patto sociale con i cittadini che sono chiamati a dare il loro contributo di idee, di competenze e di impegno civile.