I disagi legati alla fiera di San Martino, una delle più antiche e grandi di Puglia, così come più in generale allo svolgimento del mercato settimanale in pieno centro sono una questione reale ed antica.
Se ne è reso conto anche l’assessore e vice sindaco Pasquale Lasorsa, al di la delle segnalazioni pubbliche della Confcommercio e dell’associazione Asterisco che nei giorni scorsi erano intervenute sulla questione.
“Quest’anno – ha detto Lasorsa – abbiamo registrato una grande presenza di visitatori, perché la fiera cadeva di domenica”.
Senza immaginare cosa sarebbe accaduto se alla fiera e alla domenica si fosse aggiunta anche la contemporanea gara della AS Martina (che per fortuna era impegnata in trasferta a Campobasso) è logico che la situazione sarebbe stata ancora più disastrosa. Accesso da via Ceglie bloccato dalla fiera degli animali di Ortolini e dal Cimitero. Da Taranto (e forse anche da Massafra e Mottola) si sarebbe potuto pensare ad un’area parcheggio in località Pergolo con bus navetta. Il modello da seguire è quello che per esempio viene realizzato alla Fiera del Levante di Bari, laddove nonostante la realizzazione dell’enorme quartiere fieristico non sia stata accompagnata negli anni dalla realizzazione di aree a parcheggio (oggi anche Bari deve accontentarsi di utilizzare le aree portuali come parcheggio per la sua fiera) si mette a disposizione dei visitatori un servizio di bus navetta funzionale e funzionante che comprende custodia del mezzo e costo del biglietto di trasporto in autobus, magari con particolari forme di incentivazione alla mobilità sostenibile (lo chiamano Park & Ride, ndr). Ma sui servizi di trasporto di questo tipo abbiamo già di mostrato di non essere pronti e capaci, come hanno saputo testimoniare recenti esperienze passate. Non è detto però che non si possa riprovare e migliorare.
“La mancanza di pianificazione – ha detto Lasorsa – ci presenta una città priva di spazi pensati per accogliere eventi tanto impattanti e, soprattutto, ci consegna una città priva di strade e parcheggi in grado di sopportare flussi tanto imponenti quanto eccezionali”.
L’altra questione da tenere a mente è relativa al fatto che la Fiera di san Martino interessa proprio quelle aree che invece dovrebbero dare risposte in termini di parcheggio, vedi Piazza d’Angiò e appunto ex foro boario che da aree parcheggio diventano luogo di fiera.
E allora forse sarebbe il caso di confermare la tesi secondo cui questo genere di manifestazioni al momento non sono sostenibili perché non ce le possiamo permettere, fermo restando che il principio che dovrebbe governare tutto è quello finalizzato a garantire sempre la sicurezza dei cittadini.
A parlare è il presidente della Confcommercio di Martina Franca, Roberto Massa, secondo cui è “discutibile anche il criterio di assegnazione dei posteggi certamente in sovra numero rispetto alla disponibilità fisica e logistica degli spazi urbani. Un eccesso ed una mancanza di programmazione che ha danneggiato gli stessi operatori della Fiera. Una disorganizzazione – ha proseguito – che ha messo inoltre in crisi la stessa gestione dei servizi essenziali: la sicurezza, l’igiene e il decoro degli spazi urbani”.
La soluzione, secondo qualcuno, potrebbe essere quella di ridimensionare la Fiera di San Martino (il discorso dovrebbe valere anche per la festa patronale estiva e ovviamente anche per il mercato settimanale). Ma si tratta di appuntamenti che sono importanti proprio per via della loro imponenza. Vi immaginate una Fiera di San Martino in dimensioni minori? Senza trascurare che il mercato settimanale martinese è importante, proprio perché attualmente resta uno dei più grandi dell’intero meridione di Italia.
Quindi bisognerà ricercare la soluzione altrove, rivoluzionando il layout della città, pensando per esempio, come abbiamo scritto numerose altre volte, alla delocalizzazione dello stadio comunale.
Il sindaco Franco Ancona, ascoltato qualche tempo fa sulla questione , si era espresso positivamente.
Ottavio Cristofaro