“L’idea di far partire la consulta giovanile è di Franco Basile e Michele Marraffa, entrambi membri della prima commissione presieduta da Arianna Marseglia”, a dirlo è l’assessore all’ambiente Stefano Coletta, attorno al quale nei giorni scorsi era sorta una polemica legata al suo doppio ruolo di assessore alle politiche giovanili e presidente della costituenda consulta.
È stato proprio in commissione che è emersa la volontà di far partire il progetto da subito e in via sperimentale.

“Da qui – dice Coletta – le ragioni del mio doppio incarico. Non si tratta di una presenza casuale, perché lo statuto del Comune non prevede la consulta giovanile”.
Per renderla un organo a tutti gli effetti bisogna infatti modificare lo statuto comunale, già previsto tra gli obiettivi della Consulta (all’art. 2) e da sottoporre in seconda istanza in commissione e in Consiglio.

“Fatto questo passaggio e da qui le ragioni della mia presenza – dice Coletta – si procederà con l’istituzione della Consulta permanente e la mia presenza (o comunque quella di qualsiasi altro assessore alle politiche giovanili, ndr) non sarà più necessaria”.

o.cri.