Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (astenuto Giovanni Alfarano -PdL, voto contrario di Eupreprio Curto – Fli e Ruggiero Mennea – PD) la relazione dell’assessore al Federalismo Marida Dentamaro sul nuovo assetto delle Province in Puglia.
Il dispositivo proposto dal presidente del consiglio Onofrio Introna, prende atto delle deliberazioni dei consigli comunali e delle dichiarazioni dei sindaci pervenute e chiede al Governo nazionale di attenersi alle volontà espresse degli enti locali, come rappresentate negli atti deliberativi degli stessi.
Di conseguenza l’istituenda Città metropolitana di Bari risulta costituita dai comuni delle provincia di Bari, escluso il Comune di Molfetta che ha espressamente dichiarato di non voler aderire e compreso il comune di Fasano che ha deliberato l’adesione a seguito di referendum.
La Provincia Brindisi-Taranto comprende i comuni facenti parte delle due province soppresse fatta eccezione per Fasano e per quelli che hanno aderito alla provincia di Lecce avendo il requisito della continuità territoriale (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna).
La Provincia di Lecce comprende i comuni già facenti parte della stessa provincia nonché quelli delle province di Brindisi e Taranto, avendone il requisito della continuità territoriale, che hanno optato per il passaggio alla stessa provincia di Lecce: Cellino San Marco, Mesagne, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vemotico, Torre Santa Susanna, Erchie, San Donaci e Torchiarolo (BR) e Avetrana (TA).