Non capita tutti i giorni di terminare una Maratona all’interno di uno dei più significativi monumenti della storia umana italiana e mondiale.
La cornice è stata quella di Verona, con la sua storia di cultura e leggenda, tra le strade della tragica ma romantica storia d’amore di Giulietta e Romeo, e tra le mura prestate per un giorno dalla musica allo sport.
E’ accaduto domenica scorsa alla piccola spedizione formata da 11 componenti del Gruppo Marathon by La Palestra di Martina Franca, 2 della Atletica Martina e uno di Francavilla Fontana. Tutti hanno tagliato il traguardo dei 42 chilometri e 195 metri nel cuore dell’Arena di Verona. Un’esperienza significativa per quattordici atleti cosiddetti “amatori” che per poterla realizzare si sono preparati per mesi durante l’estate, macinando chilometri di asfalto, sorretti dalla passione e dalla voglia di mettersi alla prova. Quello del podismo è un fenomeno mondiale in continua crescita, anche se in Italia in generale e nel Mezzogiorno in particolare non ci sono strutture adeguate e spesso manca anche la collaborazione degli automobilisti. Ma l’agognata medaglia ricevuta al termine della gara, che tutti hanno concluso brillantemente tra le 3 e le 4 ore, ripaga da ogni sacrificio. E’ questo lo spirito che ha guidato il gruppetto formato Michele D’Arcangelo, Angelo Grassi, Giuseppe Marzulli, Francesco Buonanuova, Vitantonio Lerario, Marco Leva, Mimmo Nocente, Matteo Gentile, Angelo Semeraro, Franco Cervellera, Giuseppe Carucci, Vitantonio Lacarbonara, Mary Ancona e Rosa Carbotti (questi ultimi tre alla loro prima esperienza).
uella del Gruppo Marathon di Martina Franca è una realtà nata nel 2008 dall’amore per la corsa per alcuni veterani, ai quali si sono aggiunti altri podisti, fino ad arrivare ad un gruppo di 30 iscritti. Sudore e fatica, gioia e voglia di libertà, ma soprattutto spirito di gruppo, sono alla base di un’esperienza condivisa da persone tutte con una propria storia, ognuna diversa dalle altre, ma tutte accomunate da un’unica passione: la corsa.