Nei mesi scorsi qualcuno aveva lanciato una serie di interessanti proposte. Si parlava della costituzione di un Ufficio Tecnico della Valle d’Itria, ma si parlava anche dell’approvazione di un piano intercomunale dei tre Comuni che potesse istruire le pratiche edilizie riguardanti il territorio della Valle d’Itria, con un’unica commissione paesaggistica, una polizia intercomunale, un servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, un comune servizio trasporto scuolabus, sistema turistico territoriale, servizi sociali, ecc.
Per la Valle d’Itria le necessità prioritaria è la redazione di politiche edilizie comuni per una antropizzazione che da una parte non sia troppo invasiva, ma che al tempo stesso non disincentivi la densità abitativa del territorio.
Limitarsi a considerazioni di carattere estetico non basta, un esempio su tutti è la recente costruzione di una stazione di servizio in piena Valle d’Itria in cui minacce e opportunità si scontrano tra pareri differenti.
La riorganizzazione delle province potrebbe essere una buona opportunità per stabilire cosa si vuole farne di questa Valle d’Itria. Sempre ammesso che qualcuno a Roma si decida finalmente ad andare a riprendere la pratica impolverata che estende il riconoscimento di patrimonio Unesco dell’umanità all’intera Valle e non solo ad Alberobello.
“Il Mondo sarà salvato dalla Bellezza” (Dostoevskij)
o.cri.
I Comuni della Valle d’Itria insieme, ma con quale Provincia?
VOTATE IL NOSTRO SONDAGGIO CLICCANDO SUL BOX A SINISTRA