Turno di sosta per la Cover Tech Martina. Il calendario metteva di fronte le biancazzurre e il Toco Calcio Conversano, ma il campionato delle baresi è finito già alla seconda giornata, dopo aver conosciuto il primo e unico ko nella giornata inaugurale a Foggia contro il Focus per 8-1, successivamente la squadra è stata ritirata. Per la compagine martinese, dunque, sarà l’occasione buona per ricaricarsi, fisicamente e psicologicamente, in vista dei prossimi impegni. Ma è anche l’occasione buona per tracciare un primo bilancio della regular season fin qui disputata dalle ragazze del patron Antonio Semeraro. Il compito spetta a uno degli autori della nascita di questa realtà sportiva, il tecnico Giuseppe Abbracciavento, che si è soffermato anche sugli aspetti organizzativi del campionato di calcio a cinque femminile nonché sulla prima giornata della Final Eight di Coppa Italia disputatasi a Montemesola.
Allora mister, più di meta campionato trascorso. Cosa le è piaciuto di più e cosa di meno?
“L’aspetto che mi ha favorevolemente impressionato è stato l’entusiasmo che si è venuto a creare tra le ragazze. Il gruppo continua a cementificarsi sempre di più, e questo è un fattore assolutamente fondamentale per il futuro. L’armonia del gruppo è un elemento imprenscindibile. Questo finisce con il far crescere tutte queste ragazze non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello umano. La dimostrazione dei progressi fatti è riscontrabile in un inconfutabile dato. Molte ragazze, rispetto alla passata stagione dove non sono state utilizzate tanto, hanno iniziato a giocare con una certa continuità. Quello che mi è piaciuto di meno, invece, è l’invidia o non so cos’altro, venutasi a creare in qualcuno che ha rischiato di rompere tutto quello che è stato creato finora. Invidie che arrivavano anche dall’esterno. Poi le cose sono riuscite ad aggiustarsi. Speriamo di non avere più intoppi del genere.”
Riflessioni sul campionato. Real Statte a parte, quale squadra l’ha impressionata di più?
“In particolar modo due squadre. Il Montelli Putignano che è riuscito a raggiungere ottimi livelli, come dimostra l’attuale secondo posto in classifica. L’altra società che sta facendo molto bene è il Ruvo. E’ una squadra difficile da affrontare, molto ostica. Sono tignose ed in campo non ti fanno respirare. Il loro pressing è notevole.”
Adesso parliamo di questo campionato di calcio a cinque femminile. C’è qualche aspetto organizzativo che le piacerebbe fosse modificato?
“Vorrei soltanto che fosse trovato un modo per gratificare, o meglio, dare incentivi a tante altre società. L’egemonia assoluta del Real Statte rischia di far perdere stimoli. Il valore delle ragazze di coach Marzella è troppo alto. Magari l’inserimento di play-off, per dare la possibilità, a chi arriva secondo e terzo magari, di accedere a risultati importanti. Ora come ora, visto lo strapotere dello Statte, c’è ben poco da fare.”
Tornando alla sua squadra, c’è una partita in particolare che ricorda con piacere?
“Si, senza ombra di dubbio l’ultima, quella disputata fuori casa a Molfetta. Nonostante il risultato finale fu davvero una bella prestazione, da parte di tutta la squadra. Mi piacerebbe che le ragazze possano sempre prendere spunto da quell’incontro nei prossimi match. Non trascurerei neanche la partita con il Noci, dove ricordo con molto piacere la determinazione e la grinta, requisiti importanti sfoderati dopo il vantaggio delle padroni di casa. Ci fu una pronta reazione e questo per me fu motivo di grande soddisfazione.”
Quanto ha pesato l’infortunio occorso a Renata Zizzi?
“La realtà dice che dobbiamo fare a meno di una giocatrice di talento. Il valore di Renata non si discute e ne siamo consapevoli. Però tutte le ragazze sono importanti. Ognuna di loro ha un compito, un ruolo ben definito e un peso specifico particolare. Certo, quello di Renata è un infortunio che non ci voleva, ma ho delle ragazze che in campo sfoderano cuore e grinta. Va bene così.”
Rispetto allo scorso campionato, quali sono stati i cambiamenti, negativi e/o positivi che ha riscontrato nella sua squadra?
“Ho riscontrato una crescita e un entusiasmo evidente a delle ragazze che si sono aggregate quest’anno a noi. Si sono inserite bene nel gruppo e questa era una priorità. Da parte di qualcun’altra, invece, mi riferisco al gruppo storico di questa squadra, c’è stato qualche passo indietro che ha colto impreparati un po’ tutto l’entourage societario. Anche me. Questo ci ha un po’ spiazzati, ma con il lavoro vedremo di tornare a colmare le lacune. E’ l’unica medicina, l’unico rimedio a tutto questo.”
Lei ha assistito alle qualificazioni per la Final Eight di Coppa Italia a cui ha partecipato, ovviamente, anche lo Statte. Che impressioni si è fatto sulle squadre che ha visto all’opera?
“Nella prima partita mi aspettavo decisamente di più. Sono rimasto negativamente colpito dalla squadra portabandiera della Lucania, il Maschito Potenza. Pochi spunti degni di nota. Solo tanto gioco individuale, una rarità vedere degli schemi. In certi casi sembravano mancare i fondamentali. Non ho assolutamente nessun problema nel dire che avrei voluto far giocare la squadra lucana contro le mie ragazze. Non ci vedo tutta questa differenza, anzi. Nella seconda partita dove c’erano le stattesi non c’è stata gara. L’affermazione con il Vittoria calcio era scontata. Sono di un’altro pianeta. Un piacere vederle giocare, come sempre. Dominerà il torneo, non ho nessun dubbio al riguardo.”
Chiusura dedicata alle Stars. Vuole lanciare a tutte loro un messaggio?
“Si, ne approfitto per invitarle a lavorare sempre al meglio delle possibilità. Dobbiamo fare anche di più di quello che stiamo facendo adesso. Abbiamo delle potenzialità, ne sono sicuro. Sarà nostro dovere tirarle fuori. Possiamo farcela. Una volta che acquisiremo quella giusta esperienza e mentalità, ci toglieremo belle soddisfazioni”.
Ufficio Stampa