MARTINA FRANCA – La Giunta Ancona ha approvato lo schema di Bilancio di Previsione 2012.
A comunicarlo è l’assessore Lorenzo Basile (nella foto): “Dopo un lungo e intenso lavoro portato avanti nelle scorse settimane, abbiamo approvato in Giunta lo schema di Bilancio di Previsione 2012 che sarà adesso sottoposto all’attenzione dell’organo di revisione e, in seguito, dei Consiglieri comunali. È stato un lavoro complesso, considerati i tempi ristretti e i “limitati spazi” sui quali abbiamo potuto agire, viste anche le continue evoluzioni in atto relative alle politiche fiscali imposte dal Governo centrale. Nonostante tutto abbiamo prodotto uno schema che, benché fortemente condizionato dai parametri e dalle normative legate al patto di stabilità e dalle rigide imposizioni in materia di riduzione e razionalizzazione delle spese, è stato redatto osservando principi di equità. Abbiamo lavorato collegialmente dal nostro insediamento insieme alla Dirigente della Ragioneria, la dott.ssa Merico”.
“In relazione alle aliquote IMU – dichiara il sindaco Franco Ancona -, che, come a tutti noto, sono entrate in vigore con due anni di anticipo rispetto a quanto previsto, abbiamo confermato il mantenimento dell’aliquota base dello 0,40 definita dal Governo centrale e ritoccato di un solo punto percentuale l’aliquota sulle seconde case che passerà dal 7.60 all’8.60 per mille”.
Critiche le parole del Consigliere regionale Gianfranco Chiarelli.
“Durante la recente campagna elettorale avevamo messo in guardia i martinesi dal rischio, concretizzatosi nei fatti, di un governo delle sinistre che avrebbe messo da subito le mani nelle tasche dei cittadini” – commenta così il consigliere regionale Gianfranco Chiarelli, la scelta del sindaco Ancona di aumentare l’aliquota IMU sulle seconde case. “il provvedimento colpisce almeno il 50% della popolazione martinese, ma soprattutto penalizza quanti da sempre, avendo regolarmente accatastato gli immobili di campagna, hanno puntualmente pagato le tasse. In un momento così difficile per la economia del Paese, ma soprattutto per le famiglie alle prese con la difficoltà di far quadrare il bilancio giornaliero – dice Chiarelli – aumentare l’aliquota IMU, che di per sé rappresenta già una tassa iniqua, conferma la vocazione delle sinistre a considerare il cittadino un limone da spremere”.