MARTINA FRANCA – La campagna elettorale ormai è cosa passata, ora finalmente abbiamo il nuovo sindaco e la nuova amministrazione.
Ci è piaciuta la partecipazione dei giovani, un attivismo che non si vedeva da anni e che si spera possa continuare anche a elezioni avvenute. Ci è piaciuta meno la loro contrapposizione tra i sostenitori dell’una o dell’altra parte.
Ci è piaciuto il fatto che in molti sono scesi in campo, ci hanno messo la faccia, a sostegno della propria idea. Ci è piaciuta meno, anzi non ci è piaciuta per nulla, la sponsorizzazione politica di alcuni rappresentanti del mondo clericale, che della partecipazione sociale della Chiesa (seppur sempre positiva e propositiva) ne hanno fatto una questione di tifoseria personale.
Ci è piaciuto il grande lavoro che insieme la stampa tutta ha contribuito a realizzare, le discussioni aperte, i confronti tra le parti. Non ci è piaciuto, invece, il lavoro di alcuni mezzi di comunicazione molto lontani dall’attività puramente giornalistica.
Ci sono piaciuti gli incontri con le associazioni di categoria. Non è piaciuta la loro scarsa propositività.
Ci è piaciuta la demarcazione delle differenze di vedute tra le parti, non ci sono piaciuti gli attacchi strumentali sul piano personale.
Ci sono piaciuti i toni sommessi della prima parte. Non ci sono piaciuti gli attacchi personali della settimana prima del turno di ballottaggio.
Ci è piaciuta la “volontà di esserci” da parte di tutti i candidati. Non ci è piaciuto l’enorme sperpero di carta, la maggior parte di essa gettata per terra a sporcare la città.
Ci sono piaciute alcune campagne di comunicazione. Ci è piaciuto meno l’utilizzo abusivo di alcuni spazi per la propaganda.
Ora, però, il tempo degli spot è finito, è il tempo di mettersi al lavoro. Siamo già in ritardo.
Ottavio Cristofaro