– UDINE – Il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, ha disposto l’autopsia sul cadavere di Eluana Englaro per accertare le cause della morte. L’incarico è stato conferito all’anatomopatologo Carlo Moreschi, che – da quanto si è saputo in ambienti del Palazzo di giustizia di Udine – al momento non ha deciso il luogo dove si svolgerà l’esame autoptico.
Il corpo di Eluana si trova tuttora nella casa di riposo La Quiete dove è morta ieri sera. Moreschi è stato il consulente della Procura che nei giorni scorsi ha seguito l’attuazione del protocollo per l’interruzione della nutrizione di Eluana; sempre su incarico del pm Biancardi ha verificato la corrispondenza fra quanto avveniva nella casa di riposo friulana e quanto previsto dal decreto della Corte di Appello di Milano che autorizzava la sospensione di alimentazione e idratazione.
«Siamo nella routine, non c’è una particolare situazione, diversa da altri ricoveri con decesso», ha assicurato il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Trieste, Beniamino Deidda, che ha spiegato che nelle prossime ore sarà seguita quella che è una prassi comune. «Per ora non abbiamo notizia della commissione di alcun reato», ha detto Deidda. «Sarà rigorosamente seguita la prassi – ha aggiunto Deidda – che costantemente si usa in questi casi per accertare le cause della morte. Al momento – ha concluso – mi sembra che siamo nell’ambito della routine di un decesso seguito a un ricovero». In relazione all’esecuzione dell’autopsia sarà seguita la prassi ordinaria. Non essendo stata finora ravvisata alcuna ipotesi di reato, la Procura della Repubblica di Udine non ha, infatti, emesso alcuna informazione di garanzia.
La morte di Eluana si tinge dunque di giallo. Le cartelle cliniche della giovane sono state acquisite dalla Procura di Udine. Tra gli elementi da valutare c’è anche anche la corretta applicazione dei protocollo per fugare ogni dubbio sull’improvviso decesso di Eluana alla vigilia del voto sul ddl. «La morte improvvisa di Eluana Englaro suona come un interrogativo. È giusto che si faccia immediatamente un’autopsia e si proceda ad esami tossicologici», ha dichiarato il professor Gianluigi Gigli, neurologo dell’Università di Udine, intervenuto ieri durante la trasmissione “Porta a Porta”. «C’è enorme tristezza per quello che è accaduto -ha aggiunto- Su questa morte rimangono dei dubbi, profonda tristezza e sdegno nei confronti di chi ha battuto le mani dopo aver appreso della morte di Eluana».
Davanti alla casa di riposo La Quiete i canti e le preghiere sono proseguiti fino a tarda notte, accompagnate dalla luce di decine di candele e piccole fiaccole. Intanto la direzione de La Quiete fa sapere che Eluana è morta per arresto cardiocircolatorio a seguito di insufficienza renale. Stamattina l’anatomopatologo Carlo Moreschi è stato convocato alla Procura. Eluana si trovava a La Quiete di Udine da venerdì scorso, seguita da una squadra di medici e infermieri volontari. Da quanto trapelato, le condizioni della donna ieri pomeriggio non facevano supporre un epilogo così rapido. Ieri sera, davanti a La Quiete ci sono stati dei momenti di forte tensione tra due schieramenti contrapposti: coloro che chiedevano che Eluana vivesse e quanti rivendicavano la libertà di scelta. Le forze dell’ordine sono intervenute a sedare gli animi, perchè i manifestanti erano arrivati quasi alle mani.
Fonte: La Stampa