Sono circa 500 le adozioni a distanza portate avanti ogni anno dalla parrocchia di S. Antonio.
“È sempre un piacere tornare in quei luoghi – ha detto Don Dino – così come è sempre un piacere leggere il piacere dell’incontro nella gente che ci accoglie”. La spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità delle nostre Chiese, particolarmente percepita nelle sensibilità della comunità cittadina di Martina Franca.
Gli odierni relativismi ed irenismi in ambito religioso non sono un motivo valido per venir meno a questo oneroso ma affascinante impegno, che appartiene alla natura stessa della Chiesa ed è tra i suoi compiti primari. Spesso il problema non è tanto il calo di attenzione sulla missione stessa, quanto il calo di attenzione generale verso l’altro.
Il Perù è terra difficile, dove il respiro è affannoso quanto la vita delle periferie di Lima, sua capitale. Per Don Dino Lepraro, parroco di Sant’Antonio, un ventennio di missione, segnato dalle parole chiave della evangelizzazione e della promozione umana. Il Vangelo della vita non è nell’annullamento dell’uomo. È nel dare speranza, nell’amare, nel credere che Dio è con noi. Promuovere l’uomo significa ricordare che la persona è cuore che pulsa, occhi che ti guardano, corpi da sfamare. Tanti i bambini adottati in questi anni, senza contare anche le borse di studio per seminaristi. Il Centro Polivalente “Paride Musciacchio” da anni riceve gli aiuti delle famiglie della città di Martina Franca.
È questo il “progetto Perù” che don Dino aveva in mente. Se chiedete a lui quale sia il suo sogno, forse vi risponderà che sono i sogni realizzati delle famiglie di Callao.
Ottavio Cristofaro