Tutti attendono le decisioni del Pd dopo l’ultimatum lanciato dagli altri partiti della sinistra. “Se Donato Pentassuglia non sarà il candidato sindaco dell’intera coalizione, il prossimo 26 febbraio si dovranno tenere le primarie e comunque entro lunedì dovranno essere comunicate ufficialmente le candidature. Rivolgiamo, dunque, un appello al Partito Democratico affinché il centrosinistra non si presenti diviso alle prossime amministrative”. Si sono espresse in questa maniera le segreterie politiche di Italia dei Valori, Sel, Amomartina, Federazione della sinistra, Psi e La Puglia per Vendola nel corso di una conferenza stampa, per l’ufficializzazione della candidatura di Pasquale Lasorsa in rappresentanza del gruppo.
In sostanza, se Pentassuglia non decide di scendere in campo direttamente, mettendo sul piatto la sua candidatura a sindaco ci sarà la definitiva spaccatura, con il leader di Amomartina a guidare una coalizione di sinistra, lasciandosi definitivamente alle spalle la sua esperienza nel MSI e in Alleanza Nazionale.
Lasorsa ha da sempre sostenuto di essere pronto a rinunciare soltanto di fronte ad una candidatura in prima persona di Donato Pentassuglia in una coalizione unitaria.
Sottrarre alla capitale della Valle d’Itria un rappresentante istituzionale in Regione, aggiunto alla totale assenza di rappresentanti sui tavoli provinciali, sarebbe per la città un vero e proprio suicidio.
Il Consigliere Regionale Pentassuglia, però, bene conosce l’importanza del suo ruolo istituzionale in Regione, così come si rende conto della trappola alla quale gli “alleati” hanno sottoposto il Pd; per queste ragioni ha già espresso da tempo il suo diniego nei confronti di questa ipotesi, senza però dare alcun nome in merito ad una terza persona, in rappresentanza dei Democratici.
In questo caso, tutta la Sinistra escluso il Pd punterà su Pasquale Lasorsa, tentando un primo accordo con i Democratici in sede di elezioni primarie. Diversamente l’accordo si potrebbe prospettare al secondo turno in caso di ballottaggio.
Alla base della discussione vi è anche l’eventualità di un accordo tra Pd e il Terzo Polo, capeggiato dall’ex Pdl Michele Muschio Schiavone; su questa questione la base del Partito Democratico sarebbe spaccata tra favorevoli all’apertura e contrari. A giorni alterni i centristi vengono affiancati all’una o all’altra fazione politica (si vocifera qualche dialogo anche con il Pdl), segno che anche il Terzo Polo è alla ricerca di una sua rinnovata identità, e impegnato nella soluzione di qualche mancata intesa all’interno. Si segnala che del Terzo Polo dovrebbe far parte anche la lista del sindaco uscente Franco Palazzo.
Intanto anche Pdl torna a prendere una posizione pubblica, dopo qualche polemica in queste ultime settimane. “Il nostro partito è abituato a lavorare in silenzio, a esprimersi sui contenuti e a parlare di risultati”, così il Sen. Lino Nessa a margine dell’incontro tenutosi lo scorso venerdi sera al quale hanno preso parte i rappresentanti del Pdl.
Il suo intervento è stato incentrato sulla concretezza e sulla compattezza della squadra di governo che si porrà come classe dirigente anche dopo le evoluzioni a partire dallo scenario interno sino ad arrivare al contesto nazionale; si è posta inoltre la questione della condivisione dei risultati del lavoro politico svolto dal coordinamento locale sino ad ora.
Il partito sta attraversando un passaggio epocale; per la prima volta i rappresentanti della vecchia Forza Italia e di Alleanza Nazionale si presenteranno all’interno di un’unica formazione politica, andando a costituire una rinnovata opportunità nella definizione di un percorso unico, condiviso e partecipato che vedrà coinvolti in una prospettiva di rinnovamento e rinascita l’intera comunità martinese.
“Le elezioni primarie – ha detto il Sen. Nessa – rappresentano uno strumento, non possono essere il fine. Nostro obiettivo è la condivisione e la partecipazione democratica di ogni singolo esponente nel rispetto delle posizioni di ognuno”. La riunione interna del Pdl si è chiusa, in sostanza,
con un aggiornamento, nei prossimi giorni il tavolo tornerà a riunirsi.
Ottavio Cristofaro