Il Martina si gode il momento, con il vento in poppa e inizia a preparare la prossima trasferta con il Palestrina. Con l’assistant coach di Meneguzzo, Federico Vallesi, abbiamo tracciato un’analisi della gara contro il Potenza, avversario “rognoso”, affrontato con un approccio deciso dal gruppo bluarancio.
“Siamo entrati in campo con la concentrazione e l’energia giusta. Elementi essenziali per fare nostra la partita. L’obiettivo era chiaro: sfruttare il nostro fattore campo e allungare la classifica, staccando proprio Potenza di 4 punti. Loro sono una squadra ostica, che ama correre, con buoni tiratori dalla distanza e lunghi che giocano sia in area che sul perimetro. Siamo stati bravi a fare noi la partita, al nostro ritmo, e quando si è trattato di correre, l’abbiamo fatto sempre in controllo e sempre con la giusta lucidità mentale. Anche quando l’inerzia sembrava potesse cambiare, abbiamo retto sia fisicamente che mentalmente,senza mai disunirci. Il nostro attacco cresce sempre, per la qualità delle azioni che produciamo e per la buona selezione di tiri, sempre un passaggio in più, sempre alla ricerca del miglior tiro.”
Il Martina conferma di essere la miglior difesa, ha concesso pochissimo all’avversario, tenuto a debita distanza anche quando Russo e Cozzoli hanno tentato di riavvicinarsi.
“La difesa è la nostra forza. Ci lavoriamo molto in settimana, ed è proprio la nostra identità difensiva che si consolida, anche con i relativi adattamenti in base ai nostri avversari. Siamo una squadra che ama difendere, per ripartire in attacco con fluidità. E difendere tutti e 5, e per 24 secondi, cercando di aumentare, nel corso dei 40 minuti, la nostra intensità difensiva. Sappiamo che tutto parte dal lavoro duro che produciamo ogni giorno in palestra.”
Nel girone di ritorno la Due Esse giocherà in casa diversi scontri diretti. Un vantaggio sulla carta, ma che nasconde insidie.
“Nel girone di ritorno si definiscono i giochi e aumentano le classiche partite da dentro-fuori. Il calendario potrebbe esserci favorevole. Le partite da giocare diminuiscono, ma aumenta la stanchezza mentale e fisica. Abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli per giocare il ritorno, e non solo, nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Siamo consapevoli delle nostre potenzialità e dell’obiettivo che possiamo raggiungere. Vogliamo migliorare ancora, soprattutto quei piccoli dettagli che alla fine possono determinare, nel bene e nel male, il risultato”.