La situazione ospedale continua a tenere banco – Lo Stradone

La situazione ospedale continua a tenere banco

Circa le ipotesi di chiusura di alcuni reparti dell’ospedale di Martina, i Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta – in una nota inviata alla stampa – “esprimono viva preoccupazione per i disagi che si verrebbero a creare con la chiusura dei reparti di Ostetricia e Pediatria e con il ridimensionamento della Cardiologia e della Medicina. Pur condividendo – scrivono nella nota – la validità del potenziamento della medicina territoriale, nell’ottica di una razionalizzazione della spesa sanitaria, chiedono che la nostra comunità non venga privata dei reparti di Ostetricia, Neonatologia e Pediatria, strutture non sostituibili dai soli servizi territoriali”.

Nell’ultima riunione in commissione regionale sanità è stato confermato che per la provincia di Taranto i punti nascita di primo livello saranno due, ma resta da stabilire se toccheranno a Grottaglie-Manduria o Castellaneta-Martina Franca, mentre punto nascita di secondo livello sarà il solo SS Annunziata di Taranto.

Intanto il Senatore Lino Nessa in una nota ribadisce “l’importanza strategica dell’intero presidio ospedaliero della Valle d’Itria, inteso come struttura comprensoriale a cavallo tra tre province. Ritengo – dice Nessa – fondamentale il mantenimento di tutti i reparti esistenti, auspicando il potenziamento della struttura di cardiologia, assieme all’apertura dell’Utic”.

A proposito dell’Utic il consigliere regionale Pentassuglia dice: “Ritengo fondamentale mantenere aperti quei reparti ora accorpati (Ostetricia, Ginecologia e Pediatria) con un numero di posti letto sufficienti a garantire l’area Valle d’Itria, così come assumere quattro cardiologi per far funzionare la Cardiologia e far partire, visto che ci sono anestesisti e rianimatori, l’Utic.

Il prossimo sabato 26 novembre 2011 alle ore 11 presso la Sala Consiliare del Comune di Martina Franca si terrà la tavola rotonda, proposta dall’associazione Martina Tre, sulla questione ospedaliera locale.