La Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità di Taranto ha ricordato la lunga vita e le molteplici opere di Mons. Gugliemo Motolese attraverso la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso dedicato al Fondatore della Cittadella, Arcivescovo di Taranto dal 1962 al 1987. Il concorso, riservato agli studenti iscritti al quarto anno della scuola secondaria di 2° grado appartenente all’Arcidiocesi di Taranto ed agli studenti del Seminario Arcivescovile “Poggio Galeso”, ha previsto quattro sezioni: elaborato scritto, realizzazione grafica, realizzazione multimediale e Seminario.
La commissione, composta da Piergiorgio Acquaviva, già Procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori, don Francesco Castelli, direttore dell’archivio storico Diocesano, Mario Guadagnolo, già sindaco di Taranto, Paolo Motolese, nipote di mons. Motolese, Luigi Romandini, presidente del Serra club, Maria Silvestrini, giornalista di Radio Cittadella, suor Delia Pardo, segretaria particolare dell’Arcivescovo e suor Claudia, superiora della comunità della suore Missionarie del Sacro Costato, ha decretato i vincitori: Sara Inglese e Sabina Perrone dell’istituto Cabrini per la sezione grafica, Nicola Mandese del liceo Ferraris e Damiano Nigro del liceo Vittorino da Feltre per la sezione elaborato scritto, Valerio Battaglione dell’istituto Pacinotti per la sezione multimediale e Fabio Cannarile per la sezione Seminario. Menzione speciale per l’elaborato scritto di Pietro Maria Spina del liceo Archita.
La cerimonia, presentata da Gabriella Ressa, direttore di Radio Cittadella, è stata avviata dal direttore generale della Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità Vito Santoro, nominato recentemente dal consiglio di amministrazione del San Raffaele di Milano vice-direttore della Cittedella della Carità, in sostituzione del compianto Mario Cal e membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione Monte Tabor, che controlla l’Ospedale San Raffaele, la Cittadella e l’Università Vita-Salute. Santoro ha ricordato mons. Motolese e l’opera della Cittadella, che non è stata colpita dalle difficoltà che hanno interessato il San Raffaele di Milano: la struttura, infatti, è sotto il controllo della Associazione Monte Tabor, ed è quindi esclusa dalla procedura di concordato preventivo che interessa la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. “Spesso mi sono ritrovato a pensare a mons. Motolese in questo periodo di difficoltà, mi è mancato lui per la sua capacità di rivolgersi alla Provvidenza e alla buona volontà degli uomini. Oggi in questo giorno di festa voglio ricordare la sua presenza quotidiana nella Cittadella, ringraziando i giovani, i dirigenti scolastici e le scuole per averci aiutato a diffondere la conoscenza di mons. Motolese”.
Il presidente del Serra di Taranto, Luigi Romandini, ha donato una targa alla Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità per l’impegno profuso nel mantenere viva la memoria di mons. Motolese. Vito Santoro, in rappresentanza della Cittadella, ha consegnato una targa all’Arcivescovo mons. Benigno Luigi Papa, nel suo 21° anno di guida pastorale, per la costante vicinanza e paterna guida nei confronti della Cittadella.
Mons. Papa ha ricordato mons. Motolese e i segni della sua fede operosa. “Durante la sua vita di Vescovo emerito il 5 novembre ci si ritrovava qui perché tutti sentivano forte il bisogno di stringersi intorno alla figura di mons. Motolese, per esprimere riconoscenza per il suo operato. La sua presenza continua ad essere viva nella gloria di Dio ma anche nei suoi amici, nella Diocesi di Taranto e nelle nuove generazioni, grazie a questo concorso. Questo è un fatto educativo importante, perché i giovani hanno bisogno di persone autorevoli a cui ispirarsi, perché sappiano amare il territorio e servirlo secondo la specifica vocazione”.
Nella seconda parte l’Associazione Amici di Malindi e dintorni ha aggiornato i presenti sui risultati conseguiti a Malindi, in Kenya, grazie al prezioso apporto dei tanti sostenitori dei due progetti, formazione e sanità. Nicoletta De Carolis Pellè ha ricordato la costruzione della scuola professionale, inaugurata nel 2004, tuttora operante, per la quale si raccolsero 75.000 euro, che forma i giovani keniani grazie a borse di studio che arrivano dal territorio, e che permettono di entrare nel mondo del lavoro. Michele Ettorre ha presentato il progetto sanità, che ha previsto la ristrutturazione del dispensario di Hongwe, e la formazione di personale sanitario, atto a svolgere attività di prevenzione e controllo delle malattie. Infine Giuseppe Russo ha spiegato l’impegno della Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità a Malindi, sia illustrando il materiale già fornito per l’attivazione del dispensario, sia la presenza di personale sanitario volontario pronto a recarsi in loco per brevi periodi. Assistenza concreta ad una popolazione bisognosa. Perché sostegno e formazione portano risultati in termini di indipendenza e realizzazione. Lo insegnò proprio mons. Motolese quando avviò i dispensari in Burundi, Africa, ed india, Asia. Lo insegna ancora oggi a Malindi, dove, grazie alla scuola “mons. Gugliemo Motolese”, si parla italiano. E a volte tarantino.