Sono partite le selezioni delle 131 domande di partecipazione al Servizio Civile per l’anno 2012.
L’Arci-Servizio Civile di Martina Franca, infatti, proprio in questi giorni, sta svolgendo i colloqui che vedranno 39 giovani (a fronte delle 131 richieste) di età compresa fra i 18 e i 28 anni (più precisamente 29 non compiuti alla data di presentazione della domanda) intraprendere un anno di servizio, dodici mesi di “volontariato” che li vedrà impegnati nel terzo settore.
La crisi nazionale che sta vivendo il Servizio Civile, però, sta avendo forti ripercussioni anche sulla città di Martina Franca. L’Arci, infatti, ha presentato sette progetti che sono stati tutti approvati ma solo quattro finanziati (“Liberi di crescere”, “Crescita qualitativa dell’accoglienza nelle comunità familiari”, “Cooperando, azioni per il reinserimento sociale”, “Scuola senza barriere”) e il cui start up è previsto a gennaio 2012: ciò vuol dire che ancora una volta questo ente è, senza dubbio, tra i principali protagonisti, a livello nazionale, della promozione della cittadinanza attiva.
“Il gradimento dei giovani in termini di candidatura per il Servizio Civile è davvero notevole – commenta Lorenzo Micoli, presidente dell’Arci Servizio Civile di Martina Franca -. Ogni anno, infatti, giungono in sede sempre più domande di partecipazione a fronte, però, di un numero esiguo di posti che, di anno in anno, diminuisce. La crisi nazionale che sta attraversando il Servizio Civile è profonda; negli ultimi anni c’è stato un dimezzamento sia del numero di volontari in servizio (46 mila nel 2006, 20 mila nel 2011, nrd) che dei fondi stanziati (269 milioni nel 2007, 110 milioni quest’anno, nrd), senza contare che non conosciamo ancora quali saranno le conseguenze dei provvedimenti varati nell’ultima manovra: si parla di ulteriori 11 milioni di tagli! Tutti gli esponenti politici – continua Micoli – da destra a sinistra, riconoscono l’importanza del Servizio Civile, tutti i partiti esaltano i valori di cui siamo promotori ma poi, nei fatti, lasciano enti e volontari allo sbando. Inevitabilmente, la drammatica situazione nazionale ha forti ripercussioni a livello locale anche se da parte dei ragazzi c’è sempre più la volontà di cogliere un’opportunità di formazione non indifferente; un momento di cittadinanza attiva ed educazione alla pace che forma di cittadini del domani”.