MARTINA FRANCA – Il prossimo sabato 22 si terrà a Martina Franca il congresso cittadino del Partito Democratico.
Da una parte c’è Pentassuglia che sponsorizza la riconferma del segretario uscente Nunzia Convertini, dall’altra i “riformisti”, in primis il fotografo Bonasia, accompagnato da Mastrovito, Massafra, D’Arcangelo, Miali, Pascali e Lafornara, alla ribalta della scena mediatica per il loro modo differente di intendere la politica nel centrosinistra. Questi ultimi chiedono a Pentassuglia maggiore incisività ed una maggiore partecipazione democratica nella vita del partito, processo che dovrebbe avvenire attraverso un taglio netto con il passato. Il nome del giusto compromesso potrebbe essere rappresentato da Romano Del Gaudio, alcune voci lo considerano l’asso nella manica che Pentassuglia potrebbe gettare sul tavolo se la ri-candidatura della Convertini sembrerà risultare troppo debole in sede di congresso. Secondo altri, in questo modo si ammetterebbe implicitamente una sorta di fallimento di questi ultimi anni. La situazione, insomma, al momento sembra abbastanza confusa.
Si tratta di un passaggio importante per la vita politica del paese; toccherà al nuovo segretario sedere ai tavoli di concertazione per stabilire chi sarà il prossimo candidato sindaco.
A proposito di questo argomento i democratici dovranno fare definitiva chiarezza (una volta per tutte) sulle modalità di selezione del candidato a sindaco. Il Pd, da statuto, prevede lo strumento delle elezioni primarie. Per il nome del prossimo primo cittadino occorrerà necessariamente un primo passaggio per le elezioni primarie di partito e successivamente per le primarie della coalizione allargata. Non fare questo significherebbe automaticamente non essere Pd, e allora – visto che il vero Pd a Martina non è mai esistito – perché non pensare ad un “Nuovo Ulivo”? Altro non sarebbe che una lista civica.
Ottavio Cristofaro