L’intervento di Francesco Storace (segretario nazionale La Destra) ha, di fatto, concluso la festa regionale de La Destra che si è svolta a Martina Franca in questi giorni.
«Questa manifestazione organizzata qui a Martina Franca è segno di vitalità» ha affermato il senatore presentandosi al Park Hotel S. Michele, dove la manifestazione era stata spostata, da Villa Garibaldi, a causa del maltempo. «Credo che qui ci sia un bel partito, La Destra – ha puntualizzato – e la manifestazione è anche un buon viatico verso il congresso nazionale».
Per quanto riguarda la candidatura alla carica di primo cittadino di Leo Cassano, Storace ha ribadito la linea già espressa dal segretario provinciale Graziana Bruno e dal segretario comunale Donato Marinosci: «spero che Leo Cassano possa essere il candidato della città, perchè è tempo di cambiare un po’ le facce della politica, e che si possano mettere in campo idee innovative per una buona agenda di politica sociale». Durante il dibattito condotto da Antonio Rubino, direttore di Pugliapress, con la partecipazione di Graziana Bruno e di Alessandra Pastore, l’ex governatore della regione Lazio e ministro della Salute nel terzo governo Berlusconi ha ribadito il suo pensiero favorevole nei confronti del bipolarismo: «il passaggio dal proporzionale al bipolarismo ha consentito che fosse la gente, il popolo, a decidere chi lo deve rappresentare al comune, alla provincia, alla regione e al governo. Adesso bisogna cambiare la legge elettorale e tornare alla preferenza individuale anche a livello nazionale, ma nel campo locale è ancora il popolo a decidere chi vuole come Sindaco, e mi auguro che la nostra azione qui a Martina Franca sia tale da convincere il popolo che Leo Cassano è il Sindaco giusto». La posizione della Destra, tuttavia, non è chiusa a un eventuale dialogo con una coalizione di centro-destra, poiché «crediamo di avere una delle candidature migliori possibili» ha dichiarato Storace, aggiungendo che «devono decidersi se vogliono continuare a perdere oppure, ogni tanto, cercare di vincere».

oc