“La Quiete di Udine”, la casa di riposo che si e’ dichiarata disponibile ad accogliere Eluana Englaro per quello che potrebbe essere l’ultimo viaggio del suo calvario, potrebbe avviare la prossima settimana i lavori in due stanze della struttura per renderla idonea alla degenza della ragazza in coma vegetativo da 17 anni. Lo ha confermato la presidente Ines Domenicali. “Dalla prossima settimana ci metteremo al lavoro, anche se dobbiamo ancora valutare bene le procedure da seguire per l’accoglimento in quanto non e’ una cosa semplice anche dal punto di vista logistico. Insomma ancora tutto da decidere. E poi – ha aggiunto – anche il consiglio di amministrazione dovra’ dire la sua esprimersi. Nell’ultima riunione dei sette componenti quattro hanno votato a favore e tre sono stati i contrari. Una votazione a scrutinio segreto perche’ e’ soprattutto una questione delicata e anche di coscienza. Se poi si decidera’ in maniera definitiva si dovra’ anche stabilire un protocollo autonomo”. Ines Dominicali ha anche dichiarato di aver ricevuto numerosissime telefonate e una montagna di lettere e e-mail. “Alcune di queste sono carine, altre sono autentici insulti, offese di carattere anonimo giunti da varia parti anche lontano dal Friuli. L’ultima lettera e’ arrivata poco fa da Napoli. Lunedi’ o martedi’ comunque ci rimetteremo al lavoro e vedremo di risolvere tutto”. La casa di riposo ‘La Quite’ attualmente ospita 450 ospita, ha oltre 300 persone che lavorano e ha una retta giornaliera di 55 euro “quella che pagherebbe – ha chiarito Domenicali – anche Eluana se venisse qui”.
Fonte: La Repubblica