MARTINA FRANCA – Caserma a rischio declassamento. È quanto potrebbe accadere se venissero confermate le ipotesi di “downgrade” del Comando Compagnia dei Carabinieri di Martina Franca. La struttura, da sempre fiore all’occhiello del territorio per complessità, raggio d’azione e numero di interventi, rischia di diventare, in un futuro molto prossimo, una semplice Tenenza.
In sostanza il Comando Compagnia attuale, retto da un Capitano di Compagnia, sarebbe declassato a Tenenza, governata da un Comandante di stazione.
Al momento nulla di ufficiale ma le voci, sempre più pressanti in città in merito al declassamento, trovano conferma nel fatto che anche la politica si stia interessando alla questione, divenuta ormai di dominio pubblico, perché mette a repentaglio il futuro della caserma dei Carabinieri di Martina Franca. Il Consigliere Regionale Donato Pentassuglia, in particolare, è tra coloro che si stanno muovendo maggiormente per evitare questo rischio. “Sarebbe un danno per la città e per l’intero vasto territorio, sicuramente una cosa non positiva”, secco il commento di Pentassuglia, preoccupato per un eventuale ridimensionamento della struttura, e consapevole del ruolo straordinario svolto dalle forze di sicurezza.
Le ragioni strategiche di tale scelta sarebbero da ricercarsi in una riorganizzazione e successiva razionalizzazione delle risorse economiche messe a disposizione dal Governo nazionale che però, come in questo caso, potrebbero avere come rovescio della medaglia un abbassamento del livello di sicurezza nel capoluogo della Valle d’Itria e nell’intero territorio di competenza.
A rischiare sarebbero alcuni tra i più importanti reparti della “Benemerita” martinese, assieme ad una conseguente riduzione di una buona metà del personale in forza. Su tutti si teme l’ipotesi di trasferimento della Aliquota Radiomobile, costantemente al centro di importanti operazioni.
Al momento, però, le voci restano solo ufficiose, in attesa di capire in quale direzione si muoveranno le prospettive future e nella consapevolezza che tutto questo potrebbe comportare un incremento di compiti nel lavoro quotidiano del Comando di Pubblica Sicurezza, con un ulteriore aggravio di lavoro sulla Polizia di Stato.
Occorre sottolineare l’importante ruolo svolto fino ad ora dai Carabinieri di Martina Franca che ha portato alla conclusione di importanti operazioni su un territorio che, per competenze, risulta essere molto esteso e significativo per le sue criticità.
A tutto questo si aggiunge la complessa situazione riferita al contratto di locazione della Caserma stessa. Ottenuta la proroga sino al 2012, si cerca di capire quale sarà la prossima sede che ospiterà i Carabinieri; l’ipotesi di trasferimento sembra molto concreta, anzi sarebbe già dovuta avvenire diverso tempo fa, ma anche qui sul futuro solo ipotesi e nessuna certezza.
Per quello che concerne il discorso della sede della Caserma del Carabinieri di Martina, non è sicuramente esente da responsabilità la politica locale, incapace in questi ultimi anni di dare risposte chiare in merito. Con il sindaco Franco Palazzo si era tirata in ballo l’ipotesi di utilizzo della struttura del Centro tessile di Piazza d’Angiò (ormai ridotta a colabrodo e da ristrutturare, ndr), strada, quest’ultima, impossibile da percorrere perché l’immobile si presta poco alle esigenze specifiche in questione, oltre che perché si tratta di una struttura vincolata all’utilizzo nel settore del tessile.
Il discorso delle sedi delle Forze dell’ordine non riguarda soltanto i Carabinieri, lo stesso si potrebbe dire, infatti, della Polizia di Stato e del Comando della Guardia di Finanza che sicuramente meriterebbero delle strutture più funzionali, in grado di garantire lo svolgimento dei compiti quotidiani.
Negli anni scorsi si era anche parlato timidamente e con voce sommessa di una cittadella della sicurezza che potesse mettere insieme tutte queste strutture, poi più nulla.
Ottavio Cristofaro