“Assolutamente no”. Questa la risposta dei responsabili de “La Destra” alla domanda sul se sarà il sindaco uscente Franco Palazzo a guidare la coalizione di civiche che con il partito di Storace potrebbero presentarsi alle prossime amministrative. Come definire l’azione amministrativa di Franco Palazzo? “Fallimentare” ha detto Donato Marinosci, tornato alla guida del partito dopo la sua parentesi da assessore in giunta proprio con Palazzo. “In quella situazione – ha detto – non era possibile alcuna azione amministrativa”. Il diniego nei confronti della candidatura del sindaco uscente sarebbe la vera notizia che dovrebbe mettere a tacere le tante voci susseguitesi in queste settimane. “La Destra” – secondo quanto detto in conferenza stampa – farà parte della stessa coalizione in cui parteciperà il Pdl, anche se a dire il vero al momento ci sembra un po’ troppo presto per parlare già di apparentamenti.
Ma sono giorni di riorganizzazione politica in tutti i partiti.
Il Pd, sempre più spaccato al suo interno, dovrà capire quale sarà la prospettiva futura in attesa del congresso per l’elezione delle nuove cariche. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata la presa di posizione sulla questione di Via del Tocco di alcuni esponenti del partito, da una parte la segretaria Convertini, l’ex capogruppo Bruni e il Consigliere regionale Pentassuglia, dall’altra parte tutti gli altri. Il partito di Bersani, al pari del Pdl sente ancora i dolori della forzata unificazione di sigle politiche con storie e percorsi diversi. Il Pd nato dai vecchi Democratici di Sinistra e dalla Margherita, mentre il Pdl ottenuto dalle anime di Forza Italia e Alleanza Nazionale. A tale unificazione non è preceduta né seguita, neppure a livello nazionale, una seria politica strategica comune, mentre le ragioni di tale operazione vanno ricercate esclusivamente nella convenienza del marketing elettorale, divenuta già vecchia dopo i recenti successi di Italia dei Valori e Sel su tutti.
La segreteria cittadina del Partito Democratico, nei giorni scorsi, ha informato attraverso una nota stampa di aver “richiesto ufficialmente al commissario prefettizio del comune, Dott. Michele Campanaro, di potersi confrontare con lui rispetto alle tematiche che riguardano il nostro comune, con particolare attenzione circa le emergenze che affliggono la nostra Città da diversi anni”.
Anche il Pdl è “uscito” per la prima volta pubblicamente dopo la caduta dell’amministrazione comunale e lo ha fatto in conferenza stampa con Nessa, Chiarelli e Lospinuso.
L’ex sindaco Leonardo Conserva, assieme all’ex Vicesindaco con l’amministrazione Palazzo, Martino Miali (entrambi ex Alleanza nazionale) sarebbero pronti a tornare alla ribalta della scena politica.
Secondo alcune voci, l’ex sindaco Palazzo, invece, fin dal giorno successivo la sua sfiducia, si sarebbe messo al lavoro con l’obiettivo di ripresentarsi alle prossime elezioni, probabile la creazione di una civica a suo sostegno.
Allo stesso modo si è parlato di una possibile candidatura a sindaco dell’imprenditore Pietro Chirulli, titolare della Serveco, che però avrebbe già fatto sapere di non essere interessato alla poltrona anche in ragione di un evidente conflitto di interessi tra le sue aziende e l’attività politica. Chirulli è presidente dell’associazione “Martina 2020” che nei giorni scorsi si è presentata alla stampa, molto probabile che questa realtà diventi una lista civica. Non si esclude che possa correre da sola con un proprio candidato sindaco, ma allo stesso tempo si potrebbe optare per una formazione vicina ad altre liste di centrosinistra.
Si è parlato della candidatura anche di un altro noto imprenditore: si tratta di Domenico Nardelli, candidatura che a qualcuno sembrerebbe debole in quanto i lavoratori di una delle sue aziende del gruppo sono in regime di cassa integrazione ordinaria.
E poi ci sono numerosi movimenti civici che potrebbero sorgere, tra questi si segnala “FrancaMente” per Martina che nei giorni scorsi ha presentato una interessante ricerca sul turismo. Un po’ strana la presenza di alcuni membri del gruppo alla conferenza stampa de “La Destra”. I rappresentanti del movimento avrebbero chiarito che la loro presenza era motivata da semplice interesse. Se così fosse sarebbe bastato leggere i giornali il giorno successivo e l’interesse sarebbe stato soddisfatto. Ma l’esperienza di “Francamente per Martina” sembrerebbe arrivata già al capolinea. Tramite Facebook, intanto, il gruppo ha comunicato le dimissioni del Presidente e suo vice del movimento per “gravi disaccordi – scrive Cervellera – sulla conduzione dell’azione politica”.
Ottavio Cristofaro