La trasferta sul campo della Virtus Basket Galatina assume tremendamente i connotati di un remake della sfida contro l’AP Monopoli in cui la NewGen Basket Martina, dopo essere stata costantemente al comando, ha subito la beffa nel finale. Anche in terra salentina infatti i bianco-blu di Vanni Simeone (assente per la squalifica da scontare a seguito dell’espulsione avuta con Monopoli) sono stati protagonisti di una prestazione maiuscola e a tratti dominante, arrivando addirittura a toccare i 16 punti di vantaggio (41-57) a fine secondo quarto. La delusione dunque è palpabile e per certi versi maggiore rispetto alla gara con la capolista, soprattutto se si considera il gap accumulato nel corso della contesa e la reazione avuta a metà dell’ultima frazione, quando i martinesi avevano piazzato l’ennesimo break in risposta alla rimonta Virtus, portandosi sul 67-74 a 6’ dalla fine. E invece a concretizzarsi è stato il momentaneo sorpasso dei padroni di casa sull’81-80, prima del pareggio della NewGen che dai liberi della possibile vittoria si è dovuta arrendere nel supplementare. Al di là del rimpianto di aver raccolto meno di quanto prodotto, guardando anche alla classifica che grazie ai 4 punti persi sarebbe stata ovviamente differente, questi due match restituiscono comunque l’immagine di una squadra in grado di poter competere ad armi pari con chiunque nel prosieguo della stagione. Alla palla a due parte forte il Martina che per l’occasione vede il capitano Maurizio Agrusta guidare ottimamente i suoi compagni nelle vesti di giocatore-allenatore, in sostituzione di coach Simeone. Le triple di Valzani e Mazzarese, unite all’atletismo di Prete e alle penetrazioni di Fedele, fanno male alla difesa del Galatina che si ritrova incredibilmente sotto di 14 lunghezze a fine primo periodo (18-32)
Un gap destinato ad aumentare nel corso del secondo quarto in cui le percentuali al tiro degli ospiti continuano ad essere altissime grazie ai canestri dalla media e lunga distanza di uno scatenato Liaci, ben coadiuvato sia da Prete e Valzani che dai subentranti Ragusa e Cassano. Mentre la Virtus fatica a mettere in ritmo i vari Furlanetto, Provenzano e Fracasso, nel complesso a prevalere sulle difese sono gli attacchi di entrambe le compagini che attraverso transizioni continue impongono un ritmo altissimo alla contesa, terminata all’intervallo lungo sul punteggio di 41-57.
Al rientro in campo dagli spogliatoi si assiste alla veemente reazione della formazione allenata da Sandro Argentieri, passata nel frattempo a difendere a zona e in grado di piazzare un break di 24-12 che dimezza gran parte del distacco tra le due contendenti. E così, approfittando dell’inevitabile stanchezza di Agrusta e compagni dopo lo sforzo profuso, l’inerzia della partita sembra cambiare in favore dei padroni di casa che riescono a rifarsi sotto sino al 65-69 di fine terza frazione.
Gli ultimi 10’ regalano un’autentica girandola di emozioni e come accaduto con Monopoli la NewGen riesce a dar fondo a tutto il cuore dei suoi ragazzi per trovare risorse inaspettate che la riportano a piazzare un mini-break con Ragusa, Prete e Cassano e ad allungare sul 67-74 a 6’. Ancora una volta però sono due episodi nell’arco di pochi secondi ad indirizzare il match sull’81-81 che vale il supplementare: l’espulsione di Prete per doppio tecnico e l’infortunio di Ragusa a 4’ dal termine.
Senza due uomini fondamentali e con l’uscita per 5 falli di Liaci, alla fine dell’ultimo quarto, la NewGen Basket Martina si ritrova ad affrontare il supplementare con un quintetto inedito formato da Valzani, Fedele, Cassano, Mazzarese e capitan Agrusta che fa il suo ingresso sul parquet, giocando da 5 per via dell’emergenza nel reparto lunghi (privo alla vigilia anche di Buonfrate). Pur senza sfigurare il botta e risposta premia però la Virtus Basket Galatina che allunga in maniera decisiva sul +3 dalla lunetta. Il 93-90 finale è certificato dal tentativo dai 6.75 del possibile pareggio di Valzani che invece si infrange sul ferro.
Arbitri: Francesco Conte di San Pietro Vernotico (BR) e Daniel Zaccardo di Nardò (LE).
Parziali: 18-32; 41-57; 65-69; 81-81; 93-90 (dopo 1 t.s.).