Don Franco Semeraro: “Martina trova difficoltà nel darsi un futuro” – Lo Stradone

Don Franco Semeraro: “Martina trova difficoltà nel darsi un futuro”

MARTINA FRANCA – Un messaggio carico di valore e di valori, sintesi teologica e civica, religiosa, ma anche laica. Questa la sintesi del tradizionale messaggio dell’Arciprete Mons. Franco Semeraro, Rettore della Basilica di San Martino, in occasione della processione del Corpus Domini di cui si riporta di seguito uno stralcio prima:

“(…) Non possiamo nascondere o ignorare che la nostra città viva un difficile momento culturale, istituzionale, economico, sociale con accentuate sporgenze di sofferenza individuali, familiari, comunitarie.
Alla crisi del lavoro che ha sfaldato alcuni sicuri punti di riferimento economico si aggiunge la difficoltà evidente che Martina Franca ha nel darsi un futuro, facendosi carico gli uni degli altri; un futuro disegnato non da pochi, ma da tutti insieme. Un futuro che non è il depauperamento di tutte le risorse ancora disponibili nella città a beneficio e vantaggio di pochi. Da un po’ di anni Martina Franca assomiglia ad un cantiere, chiuso temporaneamente per la difficoltà a reperire maestranze in grado di leggere insieme il progetto, di eseguire un compito comune.
La logica Eucaristica non è solo per l’interno del Tempio, per la dinamica delle comunità ecclesiali: è logica oggettiva di umanità nuova, di orizzonti inediti, di ricchezza vincente in grado di produrre cambiamenti radicali, di trarre fuori dall’esasperazione individualistica e dalla rassegnazione.
I criteri del Vangelo che sono quelli stessi di Gesù ci ridanno speranza, ci aiutano a disegnare nuovi orizzonti, a ritrovare le coordinate vere della responsabilità verso il bene di ognuno e di tutti. (…)
Dobbiamo riaprire i tanti laboratori chiusi del pensare e del progettare, dell’ascolto e del confronto, come un esaltante compito cristiano e civico; ri-illuminare il colle di San Martino; rimetterci a camminare insieme in un ideale grande forum cittadino dove si possa riconoscere il bene, svegliarci da un incubo, da un cattivo sogno: lo merita la nostra tradizione culturale e civica, lo meritano le nuove generazioni (…)”.

Ottavio Cristofaro