“La carne dei suini locali marinata nel vincotto e aromatizzata con erbe della Murgia. Poi l’affumicatura con legni e arbusti provenienti dalla macchia mediterranea. Tutti i segreti del salume di Martina Franca, per una tappa golosa, aspettando l’estate”. È quanto riportato in un articolo pubblicato nella rubrica “Viaggi 24” sul sito internet de “Il Sole 24 ore” che si lascia andare anche una descrizione della “Città del Festival”.
“Pensate – si legge – a una città barocca che dal colle più alto della Murgia meridionale si affaccia su una valle punteggiata di trulli. Con un centro che è un labirinto di vicoli, case bianche e palazzi signorili, chiese e archi. E dove ovunque si respirano arte e storia. Martina Franca è tutto questo ma, fin dal Settecento, era conosciuta e apprezzata per un’altra cosa: il suo capocollo. Ancora oggi è il salume più rappresentativo della Puglia e una delle eccellenze della gastronomia mondiale: dal 2000 Presidio Slow Food e dal 2007 tutelato dall’Associazione Produttori Capocollo di Martina Franca”.