Fratelli d’Italia dopo il Consiglio comunale: “Non siamo soddisfatti delle risposte ricevute” – Lo Stradone

Fratelli d’Italia dopo il Consiglio comunale: “Non siamo soddisfatti delle risposte ricevute”

Una nota diffusa dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Martina Franca, a seguito dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.


Il Question Time di giovedì 21 marzo purtroppo non ci ha sorpreso, poiché alle domande poste nelle nostre interrogazioni, sono arrivate le solite risposte, vaghe, incerte e con una serie di riferimenti a numeri che poco hanno a che fare con il reale senso delle questione posta.

I temi affrontati sono stati: le criticità dell’Ospedale di Martina, per il quale, non avendo avuto alcun riscontro a distanza di un anno dal Consiglio Monotematico da noi richiesto, “casualmente” 8 giorni dopo il deposito della nostra interrogazione c’è stata una riunione meramente informativa con i vertici ASL, ma auspichiamo che dalle informazioni si passi alle azioni concrete; gli impianti sportivi del Pergolo e del Tursi per i quali sul primo abbiamo confermato i nostri punti interrogativi circa l’evoluzione del progetto che si realizzerà fino al secondo lotto garantito dal PNRR, ma sul terzo lotto ancora non abbiamo certezze, mentre per il secondo “casualmente” mercoledì scorso un incontro con i vertici della Lega Pro, avrebbe chiarito che gli interventi sui quali l’Amministrazione garantisce di essere pronta saranno di importi ragionevoli; sulle strutture abbandonate del quartiere Montetullio vige una totale incertezza sia in ordine all’attuale gestione affidata a privati, sia sull’eventuale destinazione futura, condannando la zona ad una fase di stallo indefinita e di evidente stato di degrado, come ormai l’attuale Sindacatura ci ha abituato per le altre opere pubbliche.

Un aspetto sul quale preme soffermarci è il tema affrontato nell’interrogazione sulla riscossione tributi locali, in particolare la TARI, una criticità atavica, che è balzata agli onori della cronaca per l’insistente intervento della Cerved sui cittadini martinesi morosi.

La replica dell’Amministrazione alle nostre richieste di chiarimenti, oltre a riportare trionfali percentuali di riscossione calcolate con evidenti errori o perlomeno con dubbia certezza sui montanti, lascia molto perplessi, poiché a fronte di un riscosso da Cerved € 378.870,97 appena il 4% delle posizioni affidate per gli anni 2014-2017, abbiamo ritornato alla stessa società ben € 139.900,00 oltre IVA (oltre un terzo di quanto appena recuperato!) per una “analisi” delle posizioni debitorie del triennio successivo, dichiarando inesigibili e stralciabili dal bilancio ben € 3.185.181,54. In buona sostanza abbiamo avuto bisogno di commissionare ad un’agenzia esterna un’analisi che forse avrebbero dovuto già fare i nostri uffici interni, che non possiamo immaginare all’oscuro della situazione creditoria dell’Ente!

Oltretutto ai fini dell’individuazione degli evasori sarebbe bastato portare a termine in modo esatto la toponomastica del territorio e incrociare i dati con le utenze TARI attive, così da ripristinare finalmente un principio di equità sociale e arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti… e invece si demanda tutto alla ditta che gestirà la raccolta con il nuovo capitolato d’appalto, con lo stesso approccio con cui si è demandato a Cerved la riscossione!

Ma loro sono contenti della collaborazione con Cerved a tal punto da affidare anche le posizioni del 2021 e 2022, dichiarando praticamente l’incapacità di riscuotere anche l’esazione corrente a fronte di un proclamato risparmio sui costi postali di invio delle comunicazioni ai contribuenti… oltre far sorridere questa giustificazione, ci pone altri gravi quesiti, sui costi postali, che non hanno dichiarato e sui costi totali dell’affidamento a Cerved che a questo punto non sappiamo se superino anche il totale della riscossione procurata dalla collaborazione con l’Ente.

Ovviamente queste perplessità che abbiamo manifestato e potuto portare all’attenzione di tutta la Cittadinanza grazie alla nostra interrogazione, sono state anche evidenziate dalla Corte dei Conti, come abbiamo in altre occasioni richiamato, mediante un monito molto incisivo sulla scarsa capacità di riscossione dell’Ente, oggi più che mai evidente a tutti.

Le giustificazioni addotte dall’Amministrazione che incolpa il periodo pandemico che ha rallentato la riscossione, sono assolutamente strumentali, poiché il ricorso alla Cerved per gli anni 2014-2019 dimostra palesemente la conclamata incapacità sul tema in periodo ante-Covid.

Lo stesso vale per quanto detto nei confronti del Governo Nazionale che ha introdotto la rottamazione dei tributi per gli Enti Locali, strumento che a loro dire rallenterebbe la riscossione, ma al contrario, possiamo affermare con certezza, sostituisce a costo zero l’intervento di agenzie private a titolo oneroso, garantendo l’incasso di almeno il 20% nelle prime due rate, risultato ben più importante dell’esiguo 4% di cui sopra, senza costi aggiuntivi per la collettività e con un evidente recupero del rapporto solidale Ente-Contribuente.

Tutto questo dimostra inequivocabilmente come la questione TARI sia del tutto irrisolta e che l’Ufficio Tributi non sia in grado né di riscuotere il pregresso, del quale non riesce a fare neanche una disamina completa dell’esigibile, né di incassare il corrente, per il quale resta il macigno della discriminazione tra i Martinesi onesti che spontaneamente pagano e quelli che approfittando delle mancanze di questa Amministrazione gravano sulle spalle dell’intera collettività, usufruendo dei servizi, senza corrispondere quanto dovuto.

Continueremo a insistere sulle nostre richieste per sollecitare l’Amministrazione a risolvere tutti questi punti che abbiamo portato in Consiglio Comunale, perché noi crediamo che la tutela della Salute, l’attenzione per lo Sport, la cura delle Opere Pubbliche e la salvaguardia dei Servizi Primari alla Collettività siano dei pilastri fondamentali per la civile convivenza e per il benessere della nostra Martina Franca.