Nell’olimpo del basket calabrese, il PalaCalafiore, il Martina sfiora l’impresa. Ed è l’unica squadra del girone che ci va così vicina. Ma è la padrona di casa, arcigna fino alla fine a mettere le mani sul bottino. Ne esce a testa alta la Due Esse, consapevole di aver lasciato il fiato sul collo alla capolista. “Abbiamo perso di soli due punti – ha detto coach Meneguzzo – dopo una gara segnata da episodi. Siamo stati bravi a rientrare, nel terzo quarto chiudendo il parziale +6, poi abbiamo dato respiro all’avversario, bravo e cinico nel chiuderci gli spazi, impedendoci ogni possibilità di tiro. Aver sacrificato Magnani, non al meglio della forma (ma che ha disputato comunque una buona gara con 2/5 dalla distanza e 3/6 da 2 ndr), e Simeoni ci ha penalizzati, dovendo far leva per 40 minuti sugli stessi uomini e sacrificandoci nelle rotazioni. A maggior ragione, dico bravi ai ragazzi, che non si sono tirati indietro e hanno dimostrato di essere un avversario di cui aver paura”.
L’ottimismo di Meneguzzo è contagioso: “ Non ci azzardiamo a piangerci addosso. Stiamo vivendo un momento molto positivo, la squadra è viva, cresce, lavora duramente, e aver fatto mancare il respiro ad un avversario di calibro come la Viola è un esempio. Siamo tra le prime tre squadre del campionato, abbiamo raggiunto risultati impensabili ad inizio campionato. Non guardiamoci indietro. Ora ci sono il Campobasso e il Bari. Poi tireremo le somme, ma vi dico che, comunque sia, commenteremo sempre una grande stagione della Due Esse.”