Come di consueto ogni anno, la Polizia Locale festeggia il suo Patrono, San Sebastiano. In onore al protettore, domenica 21 gennaio alle 11,00 nella Basilica di San Martino sarà celebrata una Santa Messa. Alla celebrazione seguiranno i saluti istituzionali del Sindaco Gianfranco Palmisano e dell’Assessore alla Polizia Locale Angelo Gianfrate e l’intervento del Comandante della Polizia Locale dottoressa Domenica Piccoli.
A conclusione degli interventi, in piazza Plebiscito ci sarà la benedizione dei mezzi in dotazione al Corpo della Polizia Locale da parte del rettore della Basilica don Peppino Montanaro.
“La festa del Santo Patrono San Sebastiano è sempre una ricorrenza significativa per il Corpo della Polizia Locale e per la Città – sottolinea l’Assessore alla Polizia Locale Angelo Gianfrate – perché costituisce un momento per condividere anche con la cittadinanza l’attività svolta nel corso dell’anno e per ringraziare gli agenti e il Comandante del lavoro che svolgono quotidianamente per la prevenzione dei fenomeni i illeciti e per l’affermazione della legalità sul territorio. Un lavoro che gli agenti svolgono lodevolmente in collaborazione con gli altri Corpi delle Forze dell’Ordine presenti a Martina”.
San Sebastiano martire, vissuto fra il 256 e il 288 d.C., militare, capo della prima corte pretoriana, sfruttando il suo ruolo, riuscì a dare conforto ai cristiani in carcere, sepoltura ai martiri e a diffondere il cristianesimo tra i funzionari e gli altri militari della guardia imperiale. Scoperto da Diocleziano, fu condannato a morte. Fu legato ad un palo e trafitto da innumerevoli frecce. I soldati dell’imperatore, credendolo morto, lo abbandonarono pensando di lasciare il suo cadavere in pasto agli animali. Secondo la leggenda le cose non andarono cosi. La matrona romana Irene si recò sul posto per recuperare il corpo e seppellirlo ma scoprì che il giovane era ancora vivo e lo portò a casa per sanargli le ferite. Prodigiosamente guarito, Sebastiano decise di ribadire la sua fede davanti all’imperatore e lo accusò delle feroci persecuzioni contro i cristiani. Diocleziano diede l’ordine alle sue truppe di ucciderlo per flagellazione.
Protettore dei vigili urbani, degli arcieri e di coloro che hanno a che fare con oggetti a punta simili a frecce, San Sebastiano viene venerato come Santo sia dalla chiesa cattolica sia dalla chiesa ortodossa.