L’Associazione Artigiana di Mutuo Soccorso e il Gruppo Umanesimo della Pietra hanno organizzato per il mese d’ottobre 2023 un ciclo di quattro conversazioni di carattere storico per evidenziare l’evoluzione identitaria della comunità martinese attraverso le diverse esperienze di quattro personalità che hanno segnato il contesto socio-culturale cittadino con interessanti proiezioni in Italia e in Europa.
Paradigmatico in tale contesto d’analisi è il caso di quattro esponenti della locale famiglia Fanelli, legati fra loro da vincoli diretti di discendenza genealogica, da padre in figlio, dalla seconda metà del XVIII secolo ai decenni successivi all’unificazione nazionale.
Le conversazioni, che potranno essere integrate dalle osservazioni e dagli interventi del pubblico convenuto, si terranno tutt’e quattro i giovedì d’ottobre nella Sala Quarto Stato dell’Associazione Artigiana di Martina Franca in Piazza Plebiscito 20.
Il 5 ottobre l’assegnista di ricerca Pierluca TURNONE parlerà delle origini e dei personaggi illustri della famiglia Fanelli, egemone a Martina fin dall’inizio del XVI secolo.
Si soffermerà in particolare sulla figura di Ambrogio Fanelli (1708-1759), capo della locale fazione politica detta dei ducalisti, opposta a quella degli universalisti, i quali nel 1740 riuscirono a estromettere dall’amministrazione pubblica i fautori dell’assolutista feudatario Francesco II Caracciolo (1704-1752).
Il 12 ottobre l’analista Giovanni SEMERARO evidenzierà la figura di Angelo Martino Fanelli (1750-1806), uno dei centocinquantatré rei di Stato martinesi, accusato d’aver sostenuto l’adesione della locale Municipalità all’effimera Repubblica Napoletana filofrancese (21 gennaio – 19 giugno 1799).
Lo storico locale Giuseppe Grassi (1883-1953) ha affermato che il Fanelli fosse di parte borbonica ma in realtà egli aderì con coerenza agli ideali repubblicani, venendo incriminato dai tribunali della restaurazione borbonica ma non fu mai carcerato.
Il 19 ottobre il docente universitario di Filosofia Mario CASTELLANA illustrerà il poliedrico impegno professionale dell’illuminista Lelio Maria Fanelli (1793-1870) definitivamente trasferitosi da Martina a Napoli nel 1814 per esercitarvi l’avvocatura.
Giureconsulto, letterato, agronomo e geografo, ricoprì nella capitale prestigiosi incarichi pubblici, pubblicando numerose opere scientifiche e rivelandosi convinto propugnatore dell’educazione scolastica per tutti.
Il 26 ottobre l’operatore culturale Domenico BLASI tratteggerà l’avventurosa vita del cospiratore Giuseppe Fanelli (1827-1877), straordinario uomo d’azione, una delle personalità più complesse nel panorama del Risorgimento italiano e sostenitore del pensiero anarchico in Europa.
A Martina nel centenario dell’unificazione nazionale (1961) un’importante strada cittadina è stata dedicata a Giuseppe Fanelli, la cui memoria si è conservata per merito del suo più autorevole biografo locale, Giuseppe Chiarelli (1904-1978), poi presidente della Corte Costituzionale.
Presenterà e modererà gli incontri la dottoressa Anna Maria Castellaneta.