Si punta ad una produzione di qualità ma si naviga ancora in un mare di incertezze cercando di schivare gli scogli della speculazione.
Futuro incerto sui prezzi dell’uva da vino nelle province di Taranto e Brindisi: una puntuale ricognizione effettuata dall’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia restituisce un quadro confuso e ingarbugliato. Un mercato attendista che preoccupa gli imprenditori agricoli, alle prese con la copertura dei costi di coltivazione e raccolta.
È il caso, per esempio, dei prezzi delle uve a bacca rossa del Brindisino; per lo Chardonnay, un vitigno a bacca bianca per la verità ancora molto richiesto, il prezzo invece oscillerà tra le 70 e le 80 euro a quintale.
Tempi duri, anzi durissimi, anche per il Primitivo del Tarantino: i prezzi si conosceranno solo tra qualche giorno ma già si parla di circa 40 euro al quintale, cifra non sufficiente nemmeno a coprire le spese di un vero e proprio annus horribilis; in più, oltre al danno, ecco la possibile beffa: secondo i rumors delle ultime ore, infatti, l’uva San Giovese potrebbe addirittura attestarsi su un valore superiore a quello del primitivo.