“Senza un intervento tempestivo del Comune rischiamo di perdere il finanziamento”, questo in estrema sintesi il giudizio del consigliere comunale avv. Giandomenico Bruni in merito allo stato di abbandono del Centro servizi per il Tessile di piazza d’Angiò.
Qualche giorno fa, Bruni (capogruppo del Pd al consiglio comunale) ha evidenziato la necessità di portare a compimento la volontà già espressa dalla massima assise cittadina che nello scorso maggio 2009 diede il via libera allo stanziamento di oltre 160 mila euro per il ripristino della struttura, denaro che avrebbe scongiurato il rischio di revoca del finanziamento statale di oltre 3 milioni e mezzo di euro. Per tali ragioni il consigliere Bruni ha ritenuto opportuno avanzare un’interpellanza al sindaco, in attesa di trovare risposta quanto prima.
La struttura attualmente vive in un totale stato di abbandono e di incuria, dovuto sia alla negligenza amministrativa della politica che non ha saputo dare corso alle opportunità rappresentate da tale infrastruttura, ma anche dalla totale inciviltà di alcuni concittadini i quali hanno reso oggi impresentabile e impraticabile un manufatto a cui mancava soltanto l’inaugurazione.
Nella foto accanto è documentato lo stato di abbandono risalente ad un reportage giornalistico già risalente a qualche anno fa e che oggi, con gli opportuni aggiornamenti descriverebbe probabilmente una situazione ancora peggiore. Secondo alcune testimonianze dirette dei residenti della zona, nonostante in divieto e la chiusura in muratura degli ingressi, predisposti dal Comune, esistono ancora degli ingressi che consentono il varco non a autorizzato della struttura, in particolare – secondo alcune testimonianze – nelle domeniche in cui la locale squadra di calcio è impegnata nelle gare casalinghe all’adiacente stadio “Tursi”.
Il consigliere Giandomenico Bruni nelle premesse della sua interpellanza evidenzia che “con determina Settore Lavori Pubblici n. 382 del 8 settembre 2005 sono stati approvati la contabilità finale ed il certificato di collaudo tecnico-amministrativo relativo ai lavori per la realizzazione del “Centro Servizi specialistici per il tessile – abbigliamento”, finanziati con Decreto del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione del 29 gennaio 1999”. Evidenzia inoltre che “la Società Europrogetti & Finanza (soggetto istruttore per conto del Ministero), non ha completato positivamente l’iter inerente la relazione finale di spesa in quanto ha riscontrato che l’immobile in questione, sottoposto a continui atti vandalici, versa in condizioni di estremo abbandono e degrado”. Tale condizione costituirebbe motivo di revoca del finanziamento di €. 3.649.077,87 con evidenti e imprevedibili danni per le casse comunali. È lo stesso Bruni a scrivere infatti nella sua interpellanza che “si rende necessario ed urgente l’esecuzione degli interventi di ripristino dell’edificio di che trattasi”, ricordando che “con nota prot. n. 2116 U.T.C./LL.PP del 12 maggio 2009 il settore Lavori Pubblici” del Comune di Martina Franca “ha stimato le risorse occorrenti per il ripristino del Centro servizi in €. 162.000,00”. Al sindaco Palazzo viene anche rammentato che “l’adozione del presente provvedimento si rende estremamente urgente in quanto esiste già proposta della Camera di Commercio di Taranto (soggetto responsabile del patto territoriale) al Ministero, di revoca del finanziamento e che la revoca del finanziamento costituirebbe grave danno per l’Amministrazione in quanto graverebbe interamente sul bilancio dell’ente la restituzione delle somme già anticipate per la realizzazione del Centro Servizi (€. 3.647.651,29)”.
Fu, infatti, per tali ragioni che “a seguito della suddetta relazione e dei pareri favorevoli del Dirigente dell’UTC e del Dirigente del Settore Ragioneria, il Consiglio Comunale, a voti unanimi, deliberava di destinare la somma pari ad €. 162.000,00 dell’avanzo di amministrazione relativo all’esercizio finanziario 2007, per il finanziamento degli interventi occorrenti per il ripristino del “Centro Servizi per il settore tessile abbigliamento” di Piazza D’Angiò”.
Un documento al quale, vista l’urgenza e il totale immobilismo da circa due anni, rivolge al sindaco tale interpellanza, affinché nella prossima seduta del Consiglio Comunale relazioni sullo stato del procedimento relativo al Centro Servizi per il tessile di Piazza D’Angiò, ed alle cause che dopo anni non ne consentono l’utilizzo della struttura.
Ottavio Cristofaro