Il referendum istituzionale e le elezioni per l’Assemblea costituente del 2 giugno 1946 sancirono la nascita della Repubblica italiana e l’inizio dei lavori dei “padri fondatori” per la stesura della Carta costituzionale del nuovo stato democratico, sorto dalle ceneri della dittatura fascista e della Seconda guerra mondiale. Le regioni contadine del Mezzogiorno d’Italia premiarono la monarchia di Umberto II (forse memori del soggiorno a Brindisi del re Vittorio Emanuele III, in fuga dai bombardamenti di Roma), le grandi città industriali del Nord Italia optarono per la scelta repubblicana e non perdonarono al sovrano di Casa Savoia le complicità con il ventennio di Mussolini.
Il divario tra NORD e SUD è racchiuso già in questa scelta.
L’Assemblea elesse il napoletano Enrico De Nicola Capo provvisorio dello Stato: un meridionale che aveva votato per la Monarchia. Un compromesso necessario per riequilibrare la maggioranza repubblicana e settentrionale presente nella Costituente.
Il deputato Umberto Terracini fu eletto Presidente dell’Assemblea costituente: un comunista eretico espulso nel 1939 dal PCI per aver criticato il patto di non aggressione tra Stalin e Hitler. Terracini visse sulla propria pelle il dramma della prigionia nazi-fascista e sarà proprio lui a firmare la Costituzione. L’atto di rinascita della democrazia in Italia.
La Carta costituzionale è un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, nonostante le diversità di esperienze, opinioni e possibilità.
Riflettere sulla nostra unità e contrastare ciò che ci divide saranno le attività al centro del prossimo incontro del Partito Democratico di Martina Franca.
NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA! 12 giugno 2023, Villa Comunale, ore 18:30.